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Tutti lo conoscono come la resina che si brucia nei riti sacri. Ma pochi sono a conoscenza dei benefici terapeutici che si ottengono con la combustione dell’incenso. Una recente ricerca svolta da un pool di ricercatori dell’Università di Torino e di Padova ha provato che bruciare incenso, mescolato a propoli, può abbattere la carica batterica dell’aria dell’80%. Protagonista della ricerca non è stata la resina dell’incenso, quella che normalmente si brucia per il suo profumo, ma l’olio essenziale che si produce da questa pianta che in alcuni punti dell’Africa, come la Somalia, si presenta sotto forma di un piccolo arbusto e in altri come un grande albero.
Come evitare che diventi tossico
L’esperimento è stato condotto senza bruciare l’olio essenziale di incenso che, se inalato da vicino, può risultare tossico. L’incenso è stato quindi vaporizzato tramite diffusori elettrici, utilizzando una miscela fatta da olio essenziale di incenso e propoli, un’altra resina che viene raccolta e lavorata dalle api per la protezione dell’alveare dalle malattie e dai predatori. Al pari dell’incenso anche la propoli possiede proprietà antibatteriche, antifungine, antivirali e antiparassitarie.
L’esperimento in laboratorio
Il test è stato condotto in un’aula scolastica del torinese: si è potuto così constatare che dopo appena tre giorni la carica batterica dell’aria si era ridotta dell’80% circa. Tale effetto, secondo gli scienziati, è dovuto alla presenza sia nella propoli sia nell’incenso, di sostanze particolari – i sesquiterpeni – in concentrazioni variabili a seconda della provenienza dell’incenso. L’aspetto più interessante è il fatto che la purificazione dell’aria è stata ottenuta con prodotti del tutto naturali e di questo si potrebbe far tesoro per mantenere pulite le aule scolastiche.
Aria pura a costi contenuti
I costi per altro sono contenuti, visto che sia la boccetta da 15 ml di olio essenziale di incenso, sia quella di propoli della stessa pezzatura costa mediamente intorno ai 5 euro e, nelle dosi suggerite dallo studio, entrambe potrebbero avere una durata di circa 30 giorni. I costi per la scuola ruoterebbero all’incirca attorno ai 10 euro al mese per la sanificazione dell’aria di un’aula scolastica. A questo andrebbe aggiunto il costo del diffusore elettrico che varia dai 15 ai 40 euro, un dispositivo che può comunque durare vari anni.