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Calcolare e ridurre il rischio di ictus e infarto attraverso l’utilizzo di una semplice app oggi si può. Ma gli esperti precisano: no ai farmaci fai-da-te. Dopo il test online occorre eseguire approfonditi accertamenti medici.
Il riskometro
Chiunque può effettuare il test e conoscere indicativamente lo stato di salute del proprio cuore grazie aduna nuova app: basta inserire pochi semplici dati per avere una risposta nel giro di pochi secondi. Si tratta di un “riskometro”, uno strumento che misura il rischio di andare incontro a ictus e infarto, tradotto in diverse lingue e disponibile in italiano grazie al supporto di Alt, l’Associazione per la lotta alla trombosi e alle malattie cardiovascolari-Onlus, che l’ha finanziata. L’applicazione è stata sviluppata da Valery Feigin dell’Università di Auckland, in Nuova Zelanda, in collaborazione con Aut enterprises e l’associazione per l’educazione allo stroke.
Uno strumento di prevenzione individuale
La valutazione del rischio cardiovascolare di una persona è uno degli obiettivi principali della prevenzione individuale. Tale valutazione ha come obiettivo la riduzione dei fattori di rischio modificando lo stile di vita e, quando serve e sotto controllo medico, intervenendo con i farmaci. “Siamo orgogliosi di aver contribuito alla diffusione del Riskometer, rendendolo accessibile anche nella versione in italiano – dice la presidente di Alt, Lidia Rota Vender – perché anche gli studi più recenti confermano che in 80 persone su 100 l’ictus è non solo prevedibile, ma soprattutto evitabile”.
Riconosce i sintomi
La nuova applicazione è scaricabile gratuitamente e aiuta a mettere in fila i fattori di rischio individuali, modificabili e non. Fornisce, inoltre, le informazioni necessarie per modificare i rischi legati soprattutto allo stile di vita. È disponibile sia per Apple sia per Android ed è semplice da utilizzare: monitora le abitudini e la salute in un anno. Aiuta a riconoscere i sintomi dell’ictus che, se intercettati tempestivamente, possono innescare in tempi utili la catena dei soccorsi, evitare l’insorgere di invalidità permanenti e permettere un recupero migliore. Anche riconoscere per tempo i sintomi di un infarto può salvare la vita.
Abitudini scorrette da modificare
Ictus e infarto sono causati, oltre che da familiarità, stress e ambiente, da abitudini e stili di vita sbagliati: fumo in eccesso, alimentazione scorretta, sedentarietà, diabete, pressione alta, livelli di colesterolo elevati. L’applicazione offre consigli per una vita salutare e, in una serie di video curati da specialisti, spiega i sintomi e i fattori di rischio dell’ictus cerebrale.
Dati raccolti per una ricerca mondiale
“I dati raccolti attraverso l’applicazione – spiega Paola Santalucia, neurologa, cardiologa e vice-presidente Alt – permetteranno a chi la utilizza, previo consenso, di partecipare a una ricerca mondiale che coinvolge 160 Paesi, finalizzata a comprendere sempre più a fondo i fattori di rischio capaci di determinare un ictus o un infarto. Il progetto aiuterà ricercatori e clinici a tracciare in modo molto accurato strategie di prevenzione e cura, basandosi sull’esame di un grande numero di profili di rischio individuali che, considerati nel loro insieme, avranno una ricaduta fondamentale sulla salute cardio e cerebrovascolare di tutti in Italia e nel mondo”.