Herpes genitale: una malattia sempre più diffusa

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 20/08/2018 Aggiornato il 22/08/2018

In Italia si calcola che dodici gestanti su cento siano entrate in contatto con l'herpes virus che provoca anche infezione ai genitali. Come affrontare gravidanza e parto in tutta tranquillità

Herpes genitale: una malattia sempre più diffusa

L’herpes genitale è una malattia a trasmissione sessuale ad alta contagiosità che colpisce sia donne sia uomini, e che le stime indicano in aumento (si parla del 10 per cento della popolazione tra i 14 e i 45 anni). Purtroppo si tratta di una malattia più diffusa di quanto si creda comunemente: si calcola che solo in Europa siano infetti quasi 14 milioni di donne e oltre 7 milioni di uomini. In Italia la prevalenza nella popolazione generale sarebbe del 6%. Non è pericolosa, a meno che sia contratta in gravidanza, ma sicuramente è tediosa.

Di che cosa si tratta

L’herpes genitale è una malattia infettiva causata da un virus appartenente alla famiglia degli Herpes simplex, la stessa cui appartiene anche il virus responsabile delle febbri al labbro. Si trasmette attraverso il contatto con la mucosa che riveste gli organi sessuali maschili e femminili (pene, scroto, ano, vulva, vagina, collo dell’utero, uretra). In pratica, se il partner è infetto, ci si può ammalare a propria volta. Anche gli oggetti usati per il piacere sessuale e scambiati possono essere veicolo di infezione. Il virus si trasmette più facilmente dall’uomo alla donna.

Come si manifesta

L’herpes genitale si manifesta in modo molto caratteristico: dapprima con dolore, bruciore e prurito in una zona circoscritta dei genitali, in seguito compaiono anche delle piccole vescicole a grappolo, rosse o bianche, che nell’arco di un paio di giorni lasciano il posto a piccole ulcere superficiali dolorose. In seguito compaiono croste bruno-giallastre destinate a sparire in pochi giorni. A questi possono associarsi disturbi più generali, come febbre, mal di testa, dolori articolari. Occorre sapere, però, che alcune persone contraggono il virus senza manifestare sintomi.

Si possono avere delle riacutizzazioni

In genere, le manifestazioni si risolvono nel giro di 15 giorni. Il virus, tuttavia, non viene eliminato: rimane del corpo in forma inattiva. Nel 50-60% dei casi, può risvegliarsi periodicamente provocando sintomi simili a quelli che hanno caratterizzato il primo episodio, anche se più lievi. Queste riacutizzazioni sono più comuni durante un periodo di forte stress, se il sistema immunitario è indebolito, in presenza di mestruazioni, in seguito a un trauma anche minimo provocato dai rapporti sessuali, dopo l’esposizione solare.

Come intervenire

In presenza di un herpes genitale il medico potrebbe prescrivere cure sia a  livello localo sia sistemico. Le prime sono a base di gel e creme antierpetici, in grado di donare sollievo e contrastare l’azione del virus. La cura sistemica, invece, prevede il ricorso ad antivirali per bocca. In ogni caso, il virus non viene eliminato completamente. A livello locale possono essere utili anche bagni caldi o freddi, l’applicazione di ghiaccio, impacchi a base di erbe lenitive come camomilla e malva. Da qualche tempo si può utilizzare anche un nuovo dispositivo medico che forma una sorta di pellicola protettiva invisibile, che facilita il processo di guarigione e allevia i sintomi.

 

 

 
 
 

In breve

CHE COSA FARE DURANTE L’ATTACCO

È importante tenere l’area asciutta e pulita e indossare biancheria di cotone. Meglio, poi, lavarsi le mani dopo ogni contatto con le vescicole per evitare la diffusione del virus.

 

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