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Avere parecchi chili in più non è solo un problema di natura estetica. Anche la salute risente di un ago della bilancia posizionato verso l’alto, soprattutto se il grasso in eccesso si localizza a livello addominale. Il discorso vale innanzitutto per gli uomini per i quali è stato ampiamente dimostrato che un girovita abbondante fa salire anche le possibilità di malattie cardiovascolari invalidanti. Ma anche le donne devono stare molto attente.
Le misure da tenere sotto controllo
È stato provato infatti da una ricerca dell’Università dell’Iowa che una circonferenza della vita di oltre 90 centimetri nelle donne di mezza età aumenta il rischio di malattie cardiovascolari e tumore. Gli specialisti dell’università hanno monitorato per ben 20 anni la salute di oltre 157mila donne di mezza età, tenendo conto delle variazioni del volume della vita e dell’indice di massa corporea che viene calcolato con la formula: peso corporeo in chilogrammi diviso per il quadrato dell’altezza di una persona espresso in metri.
Solo l’indice di massa corporea non basta
Generalmente si ritiene che un indice di massa corporea tra i 18,5 e i 25 sia normale, mentre da 25 a 30 una persona va considerata sovrappeso. I ricercatori hanno messo però in guardia dall’adottare questo come un valore assoluto: non conta, infatti, solo la quantità del grasso ma anche la sua distribuzione che è determinante per correlare il sovrappeso alla maggior possibilità di sviluppare malattie. In sostanza, secondo i ricercatori, le analisi effettuate hanno dimostrato con chiarezza che nelle donne con un indice di massa corporea normale ma con una circonferenza della vita superiore a 88,9 centimetri il rischio di morte precoce per malattie cardiovascolari e cancro è maggior del 3,1% rispetto alle donne con un indice di massa corporea normale e un girovita inferiore a 89 centimetri. In conclusione, le donne con un girovita abbondante hanno lo stesso rischio di morte prematura di quelle con un indice di massa corporea elevato.
Più attenzioni a tavola
Già in precedenza i medici dell’American Diabetes Association avevano puntato il dito contro gli eccessi che portano a dilatare il girovita, suggerendo innanzitutto un’alimentazione sana e varia dove i grassi animali saturi sono sostituiti da grassi polinsaturi di origine vegetale come l’olio di oliva.
Fonti / Bibliografia
- Iowa study finds waist size a forgotten factor in defining obesity | Iowa Now - The University of IowaA new study from the University of Iowa published in the “Journal of the American Medical Association” finds that some people considered to be a normal weight could unknowingly be at high risk for obesity-related health issues.