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L’età media degli italiani si alza sempre più e questo porta con sé una serie di conseguenze. Una di queste riguarda le fratture da fragilità ossea, che in realtà non sono un inevitabile segno dell’invecchiamento, ma una conseguenza dell’osteoporosi, che porta al progressivo indebolimento delle ossa. In Italia solo nel 2017 sono state 560mila le nuove fratture da fragilità ossea e si prevede che aumentino del 22,6% nel 2030.
Un Manifesto salva-ossa
Per alzare il livello di attenzione sul tema della fragilità ossea sei società medico-scientifiche e 15 associazioni di pazienti hanno dato vita a FRAME®, un’alleanza che ha l’obiettivo di coinvolgere le istituzioni affinché adottino scelte di politica sanitaria per prevenire e contrastare efficacemente le fratture da fragilità. Un’alleanza che ha anche prodotto il Manifesto Sociale, nel quale sono indicate le azioni più importanti da seguire, tra cui riconoscere la priorità della fragilità ossea, aggiornare le Linee guida e semplificare i criteri per l’accesso ai trattamenti farmacologici.
Il parere dell’esperto
“Se non si provvede subito – osserva Maria Luisa Brandi, ordinario in Endocrinologia e Malattie del Metabolismo all’Università degli Studi di Firenze e presidente della Fondazione Italiana Ricerca Malattie dell’Osso – ci aspettiamo che nel 2030 si fratturino i bambini nati a cavallo degli Anni ’50-’60 quando entreranno nell’età critica. Una situazione che creerà enormi problemi a livello di costi per la riabilitazione, per le protesi e per le case di riposo. Eppure i farmaci ci sono e prevengono fino al 70 per cento delle fratture”.
Prima cura, la prevenzione
Per fare prevenzione è partita anche la campagna di sensibilizzazione Fai la prima mossa. Cura le tue ossa, con materiali informativi messi distribuiti sul territorio nazionale, un sito web con consigli pratici e una pagina Facebook. Come ha sottolineato Silvia Tonolo, Presidente ANMAR – Associazione Nazionale Malati Reumatici Onlus – Per ridurre i rischi di fratture da fragilità basta adottare comportamenti salutari, a partire da un’alimentazione corretta, impegnarsi a svolgere quotidianamente attività fisica, non fumare, non eccedere con l’alcol e intercettare il paziente in fase precoce di malattia. Vogliamo anche sensibilizzare sul fatto che in caso di precedente frattura è bene parlare con il proprio medico per ricercare la soluzione migliore per evitare nuovi episodi.”