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Dormire male e poco aumenta il rischio di fibrillazione atriale: è quanto sostengono due ricerche presentate di recente dall’American Heart Association, secondo cui le apnee ostruttive non sono l’unico disturbo del sonno che mette a rischio il cuore.
Una forma di aritmia
La fibrillazione atriale è la forma più comune di aritmia: colpisce circa l’1,5-2% della popolazione mondiale, oltre 6 milioni di europei. Una diffusione che, si prevede, raddoppierà nei prossimi 50 anni per il progressivo allungamento della vita. In caso di aritmia il cuore può battere troppo rapidamente, lentamente o in maniera irregolare: ciò può provocare un ristagno di sangue nel cuore che facilita la formazione di coaguli che possono arrivare al cervello sotto forma di emboli e causare un ictus. Chi non si cura ha un rischio quadruplicato di ictus, spesso molto grave e invalidante, che uccide in un caso su 3 entro i primi 3 mesi e causa invalidità in uno su 2.
Due ricerche approfondite
Per dimostrare che dormire male aumenta il rischio di fibrillazione atriale, un primo studio, condotto da ricercatori dell’università di San Francisco in California, si è focalizzato sulla revisione di due ricerche che hanno monitorato oltre 10mila persone per 11 anni, e ha infine dimostrato che l’insonnia accresce del 29% il rischio di fibrillazione atriale, mentre frequenti risvegli notturni (per motivi diversi, dall’andare in bagno ai rumori in strada) lo aumentano del 26%. La seconda ricerca, a opera del California Healthcare Cost and Utilization Project, ha dimostrato che dormire poco e male favorisce le aritmie, anche tenendo conto della presenza di apnee ostruttive o di fattori che possono modificare il rischio come età, sesso, presenza di diabete, ipertensione, scompenso cardiaco o abitudine al fumo.
Meno sonno Rem, più rischi
I ricercatori hanno, infine, condotto anche un altro studio, nel quale hanno seguito oltre mille soggetti senza apnee: hanno così scoperto che il rischio di fibrillazione atriale aumenta soprattutto se si riduce il sonno Rem, quello meno profondo, caratterizzato dall’attività onirica. I risvegli e lo scarso sonno Rem potrebbero provocare un maggiore stress sul cuore e alla lunga favorire la comparsa di aritmie.