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I dolori mestruali affliggono molte donne, alcune sin dall’adolescenza mentre altre con più insistenza dopo la prima gravidanza. Con la conseguenza che sono numerose le donne che ricorrono mensilmente all’assunzione di farmaci antinfiammatori, non certo benefici per la salute soprattutto di stomaco e intestino. Inoltre, non sono poche le donne che manifestano effetti collaterali anche allergici all’uso dei farmaci antinfiammatori non steroide (Fans) ovvero quelli consigliati dagli stessi medici contro i dolori mestruali.
Il ruolo della proteina C-reattiva
Uno studio recente ha evidenziato come i dolori mestruali possano essere scatenati dalla presenza massiccia nell’organismo di una particolare proteina, chiamata C-reattiva. La presenza in elevate quantità di questa proteina si associa a un’infiammazione acuta, la stessa che causa crampi a livello dell’addome e altri disturbi tipici del periodo mestruale e premestruale. I ricercatori, dell’Università della California di Davis, hanno affermato con certezza la correlazione tra la presenza di proteina C- reattiva e mal di pancia, gonfiore, tensione mammaria e sbalzi umorali tipici del periodo.
Come intervenire
Questo tipo di ricerca è stata condotta proprio per arrivare a diverse tipologie di trattamento di questi disturbi, soprattutto dei crampi addominali e dei dolori mestruali in genere, Anche se, a oggi, il solo trattamento efficace resta l’assunzione dei “soliti” farmaci antinfiammatori. Al contempo, si sta facendo sempre più strada l’importanza dell’adozione di alcuni comportamenti relativi allo stile di vita (dieta, sport, riduzione dello stress) che possano aiutare a ridurre lo stato infiammatorio in modo naturale.