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Il dolore pelvico cronico può essere molto debilitante e influire negativamente su diversi aspetti della vita quotidiana. Secondo un’indagine effettuata da Onda (Osservatorio nazionale sulla salute della donna) su un campione di 600 donne, il dolore pelvico influisce fortemente sin dall’inizio su molteplici aspetti della vita quotidiana, come umore (48%) e intimità di coppia (48%).
Troppo tempo prima di rivolgersi al medico
Il dolore pelvico viene paragonato da chi ne soffre alla puntura di tanti spilli o a una coltellata, un martello che picchia o un fuoco che brucia dentro. Nonostante questo le donne aspettano troppo prima di consultare il medico. Trascorrono, infatti, in media 7 mesi tra la comparsa dei sintomi e il primo consulto.
Una diagnosi difficile
Il dolore pelvico cronico è un disturbo diffuso soprattutto tra le donne in età fertile ed è la causa di circa il 10% delle visite ginecologiche ambulatoriali. Nonostante la sua diffusione, è però una patologia spesso sottovalutata e difficile da individuare. La ricerca ha sottolineato come il 46% delle pazienti è stata visitata da due medici prima di ottenere una diagnosi. Al 30% delle donne, invece, il disturbo è stato diagnosticato dopo aver consultato fino a tre o più figure mediche. Il primo medico interpellato, in genere, è il medico di famiglia, anche se il ginecologo resta lo specialista di riferimento per il trattamento di questa malattia. Non sempre si riesce a identificare una causa vera e propria e spesso interagiscono più fattori. La diagnosi, in genere, avviene per esclusione di altri problemi: la pelvi, infatti, accoglie non soltanto gli organi dell’apparato riproduttivo, ma anche urinario, gastroenterico, muscolo-scheletrico e nervoso.
Internet come fonte di informazione
Secondo i dati, in generale Internet rappresenta per le donne la prima fonte di informazione (40% circa). È fondamentale, invece, rivolgersi a strutture specializzate, con figure professionali tra loro complementari in grado di cogliere tutti gli aspetti che la complessità di questa patologia tende a generare per individuare le misure terapeutiche più indicate. Oggi, infatti, il dolore pelvico cronico può essere trattato con un insieme di terapie mediche e comportamentali di alto livello.