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Da una ricerca eseguita su un campione di 85.000 adulti di 17 Paesi diversi è emerso che il dolore cronico di qualsiasi genere affligge l’universo femminile con una percentuale del 45% in più rispetto al 31,4% di quello maschile. A peggiorare la sintomatologia dolorosa delle donne si aggiungerebbero anche episodi di depressione con una percentuale dell’8%.
Le sindromi più ricorrenti nelle donne
Da un altro sondaggio effettuato dalla Standford University, che ha esaminato 11.000 individui, è stato scoperto che in condizioni cliniche sovrapponibili, le donne soffrirebbero il 20% in più degli uomini. Inoltre, nel gentil sesso alcune sindromi sono più diffuse di altre, come la fibromialgia (6 volte in più rispetto ai maschi), l’emicrania (3 volte), l’artrosi (3 volte), il lupus (9 volte), l’artrite reumatoide (2,5 volte), la cefalea tensiva cronica (4 volte).
Problema ancora sottovalutato
Secondo Alessandra Graziottin, direttore del Centro di Ginecologia dell’Ospedale San Raffaele di Milano nonché presidente della Onlus “Fondazione Graziottin per la cura del dolore nella donna”, le donne non ricevono la giusta attenzione per quel che riguarda diagnosi e terapia, ritrovandosi a soffrire di dolore cronico più spesso e più a lungo con il passare degli anni. Diego Fornasari, professore in Farmacologia all’Università degli Studi di Milano sottolinea che la specificità di genere risponde in modo diverso alle terapie, così come i farmaci, che vengono assorbiti, metabolizzati ed eliminati in maniera differente tra maschi e femmine, e di conseguenza anche l’efficacia e gli effetti collaterali su entrambi i sessi variano.
Paracetamolo, analgesico “rosa”
Secondo gli esperti la soluzione potrebbe essere la scelta dell’analgesico meglio tollerato dall’universo femminile come ad esempio il paracetamolo, che assicura il giusto equilibrio tra efficacia e minori effetti collaterali, oltre a essere un farmaco sicuro rispetto ad altri antinfiammatori non steroidei; inoltre, può essere assunto durante la gravidanza e nel periodo post-menopausa, quando la donna è più fragile e a rischio di eventi avversi o effetti indesiderati.
Promosso anche dall’Oms
Anche secondo l’Organizzazione mondiale della sanità il paracetamolo è un presidio importante nella cura del dolore cronico femminile, in quanto può essere assunto insieme ad altri farmaci, come oppiacei e antinfiammatori, il tutto per ottenere una maggiore efficacia, ma con dosaggi minori.