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Il Dna del Papilloma virus può essere utilissimo. Il cancro al collo dell’utero colpisce numerose donne ed è causato principalmente dal virus Hpv o Papilloma virus. Tenere monitorata la situazione con controlli regolari e Pap test è molto importante. Da oggi però la ricerca potrebbe aver fatto un importante passo in avanti per prevenire e anticipare l’insorgere del cancro. Attraverso lo studio del Dna del virus che causa problemi all’utero (Hpv) si hanno infatti maggiori probabilità di individuare il problema, prima che diventi tale.
Screening del Dna più efficace del pap test
A rivelare l’importanza dell’analisi del Dna del Papillona virus è una ricerca australiana del Cancer Council of New South Wales. Pubblicata sulla rivista PLOS Medicine, l’indagine ha preso in esame un campione di circa 5000 donne tra i 25 e i 65 anni, con risultati estremamente importanti, anche per le donne vaccinate contro questo tipo di virus. Lo screening del Dna del virus che provoca il cancro al collo dell’utero ha dimostrato una significativa efficacia nel rivelare cellule precancerose, anche rispetto a metodi tradizionali come il Pap test e lo screening citologico a base liquida.
Un primo importante passo
La ricerca del Cancer Council rappresenta solo il primo passo verso una maggiore chiarezza in materia. I dati ricavati dallo studio delle cellule delle 5000 donne parlano chiaro: l’esame del Dna del Papilloma virus che causa il cancro al collo dell’utero, ha permesso di rivelare dieci volte più anomalie rispetto ai metodi tradizionali, anche in quelle donne vaccinate.
Il test ha permesso di constatare come il test del Dna dell’Hpv risulti sostanzialmente più efficace nell’individuare anomalie precancerose, permettendo dunque di intervenire tempestivamente anticipando e fermando sul nascere il rischio di andare incontro a complicazioni e, quindi, al cancro.
Riduce la mortalità
Il test rappresenta dunque un bel passo in avanti nella lotta al cancro. In Australia, con il nuovo programma di prevenzione e studio, si prevede di abbassare l’incidenza del cancro al collo dell’utero e la mortalità di almeno il 20%. Il tutto grazie a un controllo più accurato, efficace e sicuro.
Fonti / Bibliografia
- Cervical screening with primary HPV testing or cytology in a population of women in which those aged 33 years or younger had previously been offered HPV vaccination: Results of the Compass pilot randomised trial | PLOS MedicineKaren Canfell and colleagues report results of the Compass trial; in a large Australian cohort, HPV screening is superior to pap smears for pre-cancerous lesion identification.