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La qualità del sonno riveste da sempre un ruolo importante per la salute del cuore. Non solo la privazione cronica del sonno è altamente dannosa per il sistema cardiovascolare, ma anche i piccoli disturbi del sonno che minano il riposo notturno possono determinare un aumento della pressione, specialmente nelle donne.
Un problema “rosa”
A confermare il legame tra l’insonnia e la pressione alta nelle donne è uno studio della Columbia University Irving Medical Center, pubblicato sulla rivista medica Journal of the American Heart Association. Secondo i ricercatori, infatti, l’insonnia cronica è una malattia spiccatamente femminile, con un’incidenza doppia rispetto agli uomini. Considerando anche la controparte maschile, inoltre, ben un terzo degli adulti non dorme abbastanza ore durante la notte. Nella ricerca sono state coinvolte 323 donne sane, cui sono stati monitorati i valori della pressione e le abitudini del sonno. È risultato che i lievi disturbi del sonno, come la difficoltà di addormentarsi, comparivano tre volte di più rispetto ad altre patologie del sonno più gravi, come le apnee ostruttive.
Colpa di una proteina
Come ha affermato Brooke Aggarwal, coordinatrice dello studio, “i risultati suggeriscono che lievi disturbi del sonno possono innescare un’infiammazione del tessuto vascolare, anche se la durata del sonno è buona” (7-9 ore). Gli scienziati, infatti, hanno scoperto un collegamento diretto tra l’infiammazione del tessuto delle vene e i disturbi del sonno. Nello specifico, alle partecipanti dello studio era stato prelevato un campione del tessuto che ricopre la vena del braccio, con lo scopo di individuare la proteina infiammatoria responsabile dell’insorgenza di malattie cardiovascolari. Secondo gli esperti, quindi, è opportuno tenere sotto controllo i livelli di pressione sanguigna nelle donne che soffrono di disturbi lievi del sonno.