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Il sonno occupa quasi un terzo della nostra vita ed è importante per il recupero biologico, ma nella società moderna sempre più persone soffrono di disturbi del sonno. Secondo uno studio giapponese, l’insonnia raddoppia il rischio di infarto o di soffrire di angina. In base alla ricerca, condotta dal team di Nobuo Sasaki dell’Hiroshima University, anche essere sonnambuli può aumentare il pericolo di futuri problemi di salute.
Attenzione ai risvegli notturni
Gli scienziati giapponesi hanno seguito le abitudini di sonno di circa 13.000 persone e hanno scoperto che chi si sveglia nel cuore della notte ha un rischio molto più elevato di avere attacchi di cuore rispetto a chi dorme senza svegliarsi fino al mattino. Il 37% ha un aumentato rischio di infarto. Un pericolo che corre anche chi riposa troppo poco, cioè meno di 6 ore a notte, soprattutto se soffre di pressione alta o iperglicemia. I disturbi del sonno aumentano anche il rischio di cardiopatia ischemica e anche chi ci mette molto a prendere sonno è a rischio: chi impiega più di mezz’ora ad addormentarsi ha un 52% di possibilità in più di incorrere in un problema cardiocircolatorio.
Cuore sotto stress
Lo studio ha ipotizzato che la prolungata veglia possa causare un’iperattività nel sistema nervoso, con un’accelerazione del battito e un aumento della pressione. Insomma, il cuore è sottoposto a uno stress extra. Precedenti studi di ricercatori statunitensi avevano dimostrato che chi si sveglia spesso la notte ha il 29% di rischio in più di avere un battito irregolare. I disturbi del sonno sono anche legati a un rischio maggiore di altre serie malattie, come obesità, cancro e morbo di Parkinson. Come migliorare la qualità del sonno? Con piccoli accorgimenti: “Una dieta sana e bilanciata, poco alcol, poco stress” ha raccomandato il medico.