Disturbi del sonno aumentano del 50% il rischio di infarto

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 13/10/2017 Aggiornato il 13/10/2017

Chi ha problemi cardiovascolari dovrebbe prestare molta attenzione a come e a quanto dorme: i disturbi del sonno possono rivelarsi un pericoloso fattore di rischio

Disturbi del sonno aumentano del 50% il rischio di infarto

Il sonno occupa quasi un terzo della nostra vita ed è importante per il recupero biologico, ma nella società moderna sempre più persone soffrono di disturbi del sonno. Secondo uno studio giapponese, l’insonnia raddoppia il rischio di infarto o di soffrire di angina. In base alla ricerca, condotta dal team di Nobuo Sasaki dell’Hiroshima University, anche essere sonnambuli può aumentare il pericolo di futuri problemi di salute.

Attenzione ai risvegli notturni

Gli scienziati giapponesi hanno seguito le abitudini di sonno di circa 13.000 persone e hanno scoperto che chi si sveglia nel cuore della notte ha un rischio molto più elevato di avere attacchi di cuore rispetto a chi dorme senza svegliarsi fino al mattino. Il 37% ha un aumentato rischio di infarto. Un pericolo che corre anche chi riposa troppo poco, cioè meno di 6 ore a notte, soprattutto se soffre di pressione alta o iperglicemia. I disturbi del sonno aumentano anche il rischio di cardiopatia ischemica e anche chi ci mette molto a prendere sonno è a rischio: chi impiega più di mezz’ora ad addormentarsi ha un 52% di possibilità in più di incorrere in un problema cardiocircolatorio.

Cuore sotto stress

Lo studio ha ipotizzato che la prolungata veglia possa causare un’iperattività nel sistema nervoso, con un’accelerazione del battito e un aumento della pressione. Insomma, il cuore è sottoposto a uno stress extra. Precedenti studi di ricercatori statunitensi avevano dimostrato che chi si sveglia spesso la notte ha il 29% di rischio in più di avere un battito irregolare. I disturbi del sonno sono anche legati a un rischio maggiore di altre serie malattie, come obesità, cancro e morbo di Parkinson. Come migliorare la qualità del sonno? Con piccoli accorgimenti: “Una dieta sana e bilanciata, poco alcol, poco stress” ha raccomandato il medico.

 

 

 
 
 

In breve

PIU’ PERICOLI PER LE DONNE

Le donne sembrano avere un rischio leggermente superiore agli uomini, specialmente in caso di sonno non ristoratore. Del resto le donne soffrono più spesso di insonnia a causa di differenze che riguardano la genetica, gli ormoni sessuali e la risposta allo stress.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Le domande della settimana

Allattamento a rischio per condizione aziendale: si ha diritto al 100% della retribuzione?

20/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Paola Bernardi Locatelli

Per l'interdizione post partum per rischi aziendali per legge è dovuta solo l'indennità di maternità INPS (80% della retribuzione media giornaliera) ma l'eventuale integrazione al 100% dal datore di lavoro può essere prevista dal CCNL o dalla contrattazione aziendale.  »

Minaccia d’aborto: può essere colpa dell’allattamento?

20/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

In gravidanza, continuare ad allattare il primo bambino non causa direttamente contrazioni dell'utero ma è impegnativo dal punto di vista psico-fisico. Ridurre le poppate giornaliere, quando sono numerose come quelle offerte a un neonato, è una buona idea soprattutto se il primo figlio ha già 15 mesi...  »

Bimba di tre anni con otiti ricorrenti: perché?

06/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

A volte è la particolare conformazione delle tube di Eustachio (i tubicini che collegano l'orecchio al naso) a favorire la ricorrenza delle otiti, tuttavia con la crescita tutto si risolve.   »

Fai la tua domanda agli specialisti