Argomenti trattati
Il diabete è una malattia in costante espansione, in particolare nei Paesi a basso e medio reddito. Secondo i dati dell’Oms (Organizzazione mondiale della sanità), il numero di persone ammalate è passato da 108 milioni nel 1980 a 422 milioni nel 2014. Secondo le stime attuali dell’International Diabetes Federation, questo numero è destinato ad aumentare a 642 milioni nel 2040.
D & D, donne e diabete
In Italia le donne con diabete di tipo 2 sono circa 2 milioni, tantissime altre sono quelle a rischio perché sovrappeso od obese, sedentarie, fumatrici, ipertese o con il colesterolo alto. Le donne peraltro hanno un rischio cardiovascolare associato del 44% più elevato rispetto agli uomini e sono a più rischio di ictus. Questo potrebbe dipendere da differenze ormonali, che condizionano una diversa distribuzione del grasso corporeo e, dunque, da una diversa percentuale dei fattori di rischio. Ma possono giocare un certo ruolo anche le differenze nella presentazione clinica della malattia, che possono ritardare la diagnosi e l’avvio di procedure salva-vita.
Più problemi e complicazioni
Le donne insomma corrono più pericoli di complicanze vascolari e hanno più a rischi degli uomini di perdere la vista; soffrono maggiormente di infezioni del tratto urinario come le cistiti (favorite dalla presenza di glucosio nelle urine che promuove la proliferazione dei batteri), infezioni fungine del tratto genitale come le vaginiti da candida, e di problemi sessuali come riduzione della libido, secchezza vaginale dovuti alle alterazioni vascolari e nervose nell’area genitale. Il diabete può anche creare difficoltà al concepimento.
In gravidanza
A causa del generale aumento di sovrappeso e di obesità, anche l’incidenza del diabete gestazionale è in crescita: in Italia si stima che si sviluppi nel 10-12% delle gravidanze. Le donne devono, perciò, prestare particolare attenzione all’alimentazione e allo stile di vita per ridurre il rischio di complicanze in gravidanza. Inoltre, un numero significativo di donne affette da diabete gestazionale sviluppa successivamente il diabete di tipo 2.