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Gli ammalati di diabete sono in aumento in tutto il mondo, Italia compresa: in particolare, negli ultimi 10 anni la prevalenza nella popolazione colpita è passata dal 4% al 6%, e questo solo per quanto riguarda i casi noti.
Molti sono malati ma non lo sanno
Andrea Giaccari, associato di Endocrinologia all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma e responsabile del Centro per le Malattie Metaboliche del Policlinico Gemelli Irccs, ha sottolineato che esiste una quantità di sommerso preoccupante, stimabile attorno al 2%, di persone che hanno il diabete e non lo sanno. Questo è confermato dal fatto che molte diagnosi vengono spesso fatte a seguito di patologie cardiache: il 25-30% delle persone che hanno un infarto scoprono, infatti, di avere il diabete. È fondamentale, dunque, individuare coloro che ne sono affetti ma non ne sono consapevoli.
Non solo anziani
Secondo gli studi della Società Italiana di diabetologia, quasi il 65% delle persone con diabete si colloca nella fascia di età pari o superiore ai 65 anni. Circa un paziente su 5 ha età pari o superiore a 80 anni, ma circa il 2% ha età inferiore a 20 anni e il 35% dei soggetti è in età lavorativa (20-64 anni). La prevalenza fra i 20 e i 49 anni è maggiore nelle donne, mentre fra i 50 e gli 80 anni è superiore nei maschi. La prevalenza complessiva è maggiore nei maschi. Questi dati confermano il fatto che il diabete colpisce moltissimi anziani, ma sottolineano come tante persone con diabete (oltre 200mila in questa casistica e oltre 1 milione su base nazionale) siano nel pieno dell’età lavorativa.
I 4 passi fondamentali
Secondo il professor Giaccari, per ritardare la comparsa del diabete e per contrastarne la progressione vanno seguiti 4 punti fondamentali. Il primo è l’alimentazione, non intesa come dieta, ma come alimentazione sana, per raggiungere un peso forma e mantenerlo nel tempo. Seguono: l’attività fisica, sempre più scarsa nella nostra società, intesa anche per quanto riguarda gli spostamenti quotidiani; l’educazione: sapere cosa sta succedendo, quali sono gli effetti della malattia è fondamentale per tenere sotto controllo il diabete e i relativi fattori di rischio; la terapia farmacologica.
In Italia farmaci sottoutilizzati
Oggi esistono molti farmaci per curare il diabete, ma tra questi, specie i più recenti, hanno costi elevati e gli enti regolatori li hanno resi prescrivibili sono dagli specialisti di diabetologia, peraltro in maniera complessa mediante appositi piani terapeutici. La conseguenza è che l’Italia è fanalino di coda nell’uso di questi farmaci, non solo in Europa, ma anche rispetto a Paesi di altri continenti che hanno un’assistenza sanitaria notevolmente inferiore alla nostra, ma sono prescrivibili anche da altri specialisti o dai medici di base.