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Chi vive in città è maggiormente esposto al rischio di soffrire di diabete. Un complesso mix di fattori sociali e culturali favorisce, infatti, lo sviluppo del diabete di tipo 2. In particolare stress, fretta e pendolarismo sono considerati tra i principali responsabili di diabete. I cittadini, dunque, sarebbero più vulnerabili allo sviluppo del diabete di tipo 2 rispetto a chi abita fuori città.
I risultati di uno studio inglese
Sono dati emersi da una ricerca guidata dall’University College di Londra e presentata di recente a Copenaghen nel corso del programma Cities Changing Diabetes. Secondo lo studio risulta, dunque, che fretta e stress aumentano il rischio di diventare diabetici. Gli esperti sono arrivati a queste conclusioni dopo aver intervistato più di 550 cittadini con diabete, o a rischio di svilupparlo, residenti in cinque grandi metropoli: Copenaghen, Houston, Città del Messico, Shanghai e Tianjin. Obiettivo dell’indagine è stato quello di capire se fretta e stress aumentino il rischio di diventare diabetici e se queste sono da considerarsi condizioni favorevoli alla comparsa di questo disturbo, il diabete di tipo 2, nelle persone predisposte. I risultati della ricerca internazionale sono stati illustrati alla presenza di oltre 250 esperti provenienti da tutto il mondo. Nell’occasione è stato, tra l’altro, annunciato il coinvolgimento dell’Italia con Roma candidata a città del Cities Changing Diabetes per il 2017.
Importanti corretti stili di vita
Secondo gli scienziati la ricerca tradizionale, focalizzandosi principalmente sui fattori di rischio biomedici per il diabete, non ha tenuto conto delle cause sociali e culturali sulla malattia. La ricerca innovativa che è stata condotta dagli studiosi inglesi, invece, e dalla quale emerge che fretta e stress () aumentano il rischio di diventare diabetici, consente di riflettere sull’adozione di nuovi stili di vita soprattutto nelle città più caotiche del mondo per ridurre i rischi di sviluppare il diabete di tipo 2 nella popolazione. Questa nuova consapevolezza sui fattori di rischio socio-culturali guiderà lo sviluppo di politiche di sanità pubblica sempre più efficienti e mirate a sostenere la salute e il benessere dei nostri cittadini.