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La depressione è una di quelle malattie passate per molto tempo “in sordina”. Oggi, invece, la depressione è al centro dell’attenzione proprio perché se ne ricercano le cause anche nella genetica e nelle predisposizioni familiari.
Al centro di molti studi
Sono numerose, infatti, le ricerche che hanno dimostrato quanto la depressione possa essere ereditaria. Questo tipo di patologia tende a ricorrere nella stessa famiglia, come se si ereditasse dai genitori e, in particolare, si è stabilito un rischio di 2-3 volte maggiore di soffrire di depressione se, a esserne affetto, è un genitore.
Da madre a figlia
In particolare, pare esserci una precisa linea “genetica” di trasmissione della depressione da madre a figlia. Questa eredità tutta femminile è stata dimostrata da una ricerca californiana, pubblicata sul Journal of Neurosciences. I risultati hanno stabilito che dalla mamma viene ereditato proprio il circuito cerebrale addetto alle emozioni, ai cambiamenti d’umore e, purtroppo, anche alla predisposizione alle forme depressive.
I fattori di rischio
I primi fattori di rischio della depressione sono, però, altri: il livello di stress, il contesto socio-economico, la vita di relazione, il raggiungimento (o meno) di alcuni obiettivi e traguardi. Nonostante ciò, la correlazione tra patrimonio cerebrale emotivo materno e predisposizioni emotive delle figlie femmine, può risultare di grande importanza ai fini dello studio riguardante i cambiamenti d’umore e anche, per esempio, la sindrome bipolare. La depressione esce, dunque, dalla coltre in cui è stata relegata per decenni e diventa una vera e propria patologia da studiare, e trattare, anche a partire dall’aspetto dell’ereditarietà o della predisposizione familiare. Proprio come si agisce anche per comprendere e analizzare ogni tipo di altra patologia organica.