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Il liquido seminale potrebbe permettere di prevedere il rischio di un uomo di ammalarsi a causa del coronavirus. Il legame tra la malattia e gli spermatozoi è stato evidenziato da uno studio italiano cui hanno lavorato ricercatori appartenenti a diverse istituzioni pubbliche (Asl Salerno, Università di Brescia, Varese, Napoli, centro HERA di Catania e ISPRA del Ministero dell’Ambiente).
Il collegamento tra Covid e inquinamento ambientale
Il team dei ricercatori ha esaminato il collegamento tra spermatozoi, coronavirus e inquinamento, concentrandosi in particolare sulla sovrapposizione sorprendente fra aree a maggiore tasso di mortalità al mondo per Covid-19, livelli di inquinamento atmosferico e declino della qualità del seme negli ultimi decenni. Secondo l’ipotesi dei ricercatori, la maggior vulnerabilità di una popolazione al coronavirus potrebbe essere valutata attraverso la qualità del seme maschile, rappresentante dello stato di salute() anche in relazione alle condizioni ambientali di un determinato territorio.
Effetto amplificato dalla pessima qualità dell’aria
Il lavoro evidenza come la distribuzione dei contagi e soprattutto l’indice di mortalità, partendo da Wuhan in Cina, Corea del Sud, Iran, Nord Italia, ossia da tutti i centri dove è iniziata la diffusione e dove ha colpito con maggiore durezza, abbiano come dato comune la pessima qualità dell’aria. Quindi, temperatura, umidità, densità abitativa associati a fattori inquinanti rappresenterebbero elementi trainanti per la diffusione e l’impatto del coronavirus. In particolare gli inquinanti atmosferici sono in grado di esercitare attraverso stress ossidativo, infiammazione sistemica, squilibrio immunitario e coagulativo, un danno alle difese dell’organismo, favorendo l’impatto del Covid-19.
Sentinelle della salute ambientale
Gli spermatozoi sono cellule particolarmente sensibili agli stress ambientali; le cellule spermatiche, per l’alta sensibilità proprio agli effetti pro-ossidanti degli inquinanti atmosferici, rappresentano quindi delle vere e proprie sentinelle della salute ambientale. Questo è più evidente nelle aree dove maggiore è la pressione ambientale e dove più alta è l’incidenza di infertilità e malattie cronico-degenerative. La valutazione della qualità seminale potrebbe quindi essere importante per la rilevazione precoce del rischio e indicatore ambientale e di salute generale oltre che per intervenire prontamente in aree con criticità ambientali al fine di ridurre i tassi di inquinamento.
Fonti / Bibliografia
- Semen Quality as a Potential Susceptibility Indicator to SARS-CoV-2 Insults in Polluted Areas [v2] | Preprints.orgHigh levels of air pollution can contribute to high rate of the COVID-19 outbreaks. Air pollutants induce oxidative stress, inflammatory process, immune imbalance and coagulation at systemic level, making the organism susceptible to complications caused by various pathogens, including viruses, resulting in a possible important damage co-factor. Sperm cells are highly sensitive to the pro-oxidant effects of environmental pollutants, and may represent an important alarm bell indicating that the burden of environmental pressure in a certain area is causing damage to humans. A comparison of the maps of COVID-19 case fatality rates, male infertility rates and air pollution may suggest a way to understand the dynamics of the virus impact. Semen quality may be considered as an early and sensitive environmental marker, and also a potential susceptibility indicator to viral insults (including SARS-CoV-2 ) in heavily polluted areas. Therefore, assessing the burden of environmental exposure of a ...
- ScienceDirect