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Rimane il tumore della pelle più aggressivo, anche se meno diffuso rispetto a basaliomi e carcinomi squamocellulari. Il melanoma, che ogni anno colpisce 14mila italiani, non dà particolari preoccupazioni se riconosciuto in tempo. Ma se, invece, la diagnosi avviene in fase avanzata, nonostante le speranze alimentate dall’immunoterapia, la prognosi è spesso ancora infausta. Ecco perché occorre essere preparati per riconoscere possibili campanelli d’allarme.
Riconoscere i nei pericolosi
Innanzitutto è fondamentale conoscere i propri nei, non ignorare la regola dell’ “Abcde” (asimmetria anomala, bordi frastagliati anziché netti, colore variegato e non uniforme, dimensione superiore ai sei millimetri, evoluzione rapida): appena si nota un cambiamento serve un appuntamento dal dermatologo. Per una corretta prevenzione è fondamentale prendere sempre in considerazione sintomi come il sanguinamento, il prurito o la secchezza di un neo preesistente, la comparsa di una macchiolina circondata da un nodulo o da un’area arrossata.
Proteggersi dal sole
Attenzione poi al sole se si vuole ridurre le probabilità di ammalarsi di melanoma. No alle lampade abbronzanti e all’esposizione al sole senza lo schermo di un solare va riapplicato con costanza ogni due ore. Senza dimenticare comunque che esistono condizioni che possono predisporre al melanoma, come la familiarità o l’essere affetto da una malattia nota come xeroderma pigmentoso. Alla tutela pratica, va unita la prevenzione clinica con visite dal dermatologo a cadenza periodica regolare, almeno una volta all’anno, ancora meglio se prima o dopo l’estate, i due momenti più critici per l’insorgenza del melanoma. Fare prevenzione, evitare i rischi oppure scoprire la malattia in fase molto iniziale significa rendere il melanoma più curabile. Anche rivolgersi a centri di eccellenza che dispongono al proprio interno di unità dedicate al melanoma può fare la differenza. Tutto ciò che serve per diagnosticare e curare un eventuale melanoma, a partire dalla mappatura dei nei fino alle eventuali necessità diagnostiche e terapeutiche, da decidere in funzione dello stadio iniziale o avanzato di malattia.