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È un disturbo super partes: il mal di schiena colpisce indistintamente uomini e donne, può comparire a qualsiasi età, perfino nei bambini, e non risparmia le donne in gravidanza e gli sportivi. In tutti i casi, è importante non far finta di nulla. Dopotutto, esistono tante soluzioni molto efficaci per prevenire il problema. Fra queste, perlomeno per quanto riguarda il dolore nella parte lombare, anche l’andare al lavoro a piedi o in bicicletta. La conferma arriva da uno studio condotto da un’équipe di ricercatori finlandesi dell’Istituto per la salute sul lavoro, pubblicato sulla rivista medica Arthritis Care & Research.
Uno studio “doppio”
Lo studio è stato condotto nel 2011 su 3.505 persone che avevano già preso parte a un’altra ricerca undici anni prima, che aveva coinvolto complessivamente 7.977 adulti di età pari o superiore a 30 anni e che aveva raccolto un numero considerevole di informazioni relative non solo alle condizioni di salute, ma anche allo stile di vita e al lavoro dei partecipanti, attraverso esami clinici, interviste e questionari. In pratica, gli autori finlandesi hanno chiesto ai volontari di sottoporsi a una serie di indagini e di rispondere a domande per verificare il loro stato psicofisico e inquadrare le loro abitudini, e poi hanno messo a confronto i dati emersi con quelli dalla vecchia ricerca. Lo scopo era capire come fossero evolute le loro condizioni nel tempo e quali problematiche fossero comparse. In particolare, si è cercato di vedere quanti individui avessero sviluppato mal di schiena in zona lombare e se e come lo stile di vita avesse avuto un ruolo in questo senso.
Lo stile di vita è fondamentale
Dal confronto, gli autori hanno scoperto che il sesso più vulnerabile al mal di schiena lombare è quello femminile. Infatti, nei 12 mesi precedenti alla nuova ricerca sono state soprattutto le donne ad aver avuto episodi importanti di lombalgia per più di 30 giorni. Non solo. Si è visto che fra i fattori di rischio che aumentavano il rischio di soffrirne c’era l’obesità addominale, il fumo di sigaretta e il lavoro fisico faticoso. Al contrario camminare e andare al lavoro in bicicletta sono risultati fattori protettivi: infatti, nella casistica considerata si sono associati a una minore probabilità di essere colpiti dal mal di schiena.