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Il colon irritabile si può curare a tavola. È il risultato di una ricerca di un gruppo dell’Università del Michigan presentata di recente al convegno “Digestive Disease Week” a San Diego.
Gonfiori, crampi e dissenteria
La sindrome da colon irritabile è caratterizzata da una sintomatologia molto fastidiosa e a volte persino invalidante: gonfiore persistente e meteorismo sino a crampi acuti e dissenteria. Riducendo, però, il quantitativo di zuccheri apportati con la dieta, i disturbi sono migliorati. È quanto hanno stabilito i ricercatori americani dopo avere sottoposto a una dieta controllata un campione di 90 persone affette da sindrome da colon irritabile. Per la precisione, metà degli individui ha seguito una dieta prescritta e controllata a basso contenuto di Fodmap, mentre l’altra metà, doveva solo limitare le portate, ridurre al minimo il consumo di bevande ad azione irritante sulla mucosa intestinale, come il caffè e gli alcolici. Ebbene, più del 50% del primo gruppo ha migliorato di molto i classici sintomi come gonfiore addominale, diarrea, stimolo ad andare in bagno rispetto al 20% osservato nei pazienti inseriti nel gruppo di controllo.
Dove si trovano i Fodmap
Si tratta di zuccheri fermentabili a catena corta contenuti in molti alimenti come:
- derivati del grano e della segale;
- cous-cous;
- latte e prodotti caseari
- alcuni tipi di frutta come mango, pera, cocomero, ciliegie, albicocche, datteri e fichi;
- miele;
- cioccolato;
- verdure cotte a foglia larga, in particolare cicoria e bietole, asparagi, broccoli, finocchio, peperoni, funghi, aglio e cipolla;
- legumi.
La dieta da seguire
Nelle persone affette da sindrome da colon irritabile una dieta con un ridotto apporto di questi zuccheri ha un potere terapeutico efficace perché riduce i sintomi migliorando, di conseguenza, la qualità della vita. Lo studio non ha permesso di definire con certezza, però, qual è il limite di Fdodmap che possono essere assunti.
Gli alimenti sì
- frutta secca;
- agrumi, uva, melone, banana;
- zucchine, pomodori, lattuga, cetrioli, carote, fagiolini;
- carne;
- pesce;
- formaggi a pasta dura
- prodotti caseari privi di lattosio;
- cereali come avena, riso e quinoa.