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Sono sempre di più le persone colpite da dolori articolari dovuti all’impiego dei nuovi dispositivi elettronici: il collo da tablet, in particolare, sta conoscendo una diffusione così rapida da assumere i contorni dell’epidemia.
Colpiti soprattutto giovani e donne
Secondo uno studio pubblicato sulla rivista medica Journal of Pshysical Therapy Science, il collo da tablet si sta diffondendo soprattutto tra i giovani, molti dei quali trascorrono diverse ore al giorno con tablet e smartphone in mano, assumendo posture scorrette. Le donne più degli uomini sembrano risentire maggiormente di problematiche muscolari e articolari in caso di utilizzo di questi dispositivi. Condotto su studenti, docenti e dipendenti della University of Nevada di Las Vegas, lo studio ha messo in evidenza che quasi sette intervistati su dieci (il 68%) che usano abitualmente il tablet ammettono di soffrire di dolori al collo e alle spalle(), con una prevalenza maggiore dei sintomi a carico del collo (collo 84,6%, spalle 65,4%). Le donne presentano il doppio delle sintomatologie dolorose rispetto ai maschi.
Diversa struttura muscolare
Per quanto riguarda la maggiore incidenza del collo da tablet nel sesso femminile, Szu-Ping Lee, coordinatore dell’indagine, spiega che la differenza potrebbe risiedere in una diversa struttura fisica e muscolare: “Le donne hanno braccia più corte e spalle più strette: questo può portarle ad assumere più facilmente posizioni scorrette durante l’uso del tablet. E sono proprio queste, più ancora delle ore passate di fronte allo schermo, a provocare i fastidi”.
Colpa di posture scorrette
Tra i fattori di rischio all’origine del collo da tablet – che comporta rigidità a livello della nuca e dolore cervicale che può irradiarsi alle braccia fino a intorpidirle – rientrano infatti alcune posture scorrette, soprattutto lo stare seduti con il dispositivo in grembo e senza supporto per la schiena (identificata come il fattore di rischio più importante all’origine di questi disturbi muscolari) e quella sdraiata di lato, con una mano occupata a digitare sullo schermo. Le posizioni peggiori sono, in generale, quelle che costringono a guardare in basso e in particolare quelle che non prevedono la presenza di un supporto adeguato per la schiena.