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Una buona idratazione facilita l’eliminazione dei batteri responsabili della cistite, disturbo prettamente femminile della sfera urologica: secondo le stime, ne ha sofferto fino a una donna su due almeno una volta nella vita.
Attenzione ai sintomi
La cistite si manifesta con un bisogno impellente di fare pipì più volte al giorno – ben oltre il numero consueto di minzioni quotidiane – e, una volta in bagno, è caratterizzata da un fastidioso bruciore spesso accompagnato da dolore e talvolta anche da sangue.
Problema sottostimato
La cistite si cura con gli antibiotici che, spesso, vengono acquistati dalle donne in “autonomia”, seguendo il consiglio di parenti e amiche, e quindi senza prescrizione medica. Come spiega Elisabetta Costantini, docente della Clinica Urologica e Andrologica dell’Università di Perugia e membro della Società Italiana di Urologia, “se avessimo i dati reali di vendita degli antibiotici impiegati per la cistite scopriremmo che il numero di donne che soffre di questo disturbo è forse il triplo di quanto pensiamo: tantissime si curano da sole”.
Rivolgersi al medico
Costantini spiega, però, che l’atteggiamento giusto per non fare errori e guarire al meglio è chiedere consiglio al medico: dal momento che i sintomi si presentano spesso in modo acuto e violento “il medico di famiglia è il primo cui bisogna rivolgersi per identificare il problema e avere la terapia corretta, che prevede l’uso del giusto antibiotico, alla dose più opportuna e per il minor tempo possibile. Per questo sono ottimi i farmaci che possono essere dati una sola volta. Se la terapia è corretta e ben seguita in 24, massimo 48 ore, passa tutto”.
Più colpite le donne
La cistite è un problema molto più comune nelle donne a causa della loro conformazione anatomica: l’uretra femminile è corta, per cui il passaggio di germi fecali dalla vagina o dall’ano verso la vescica è più facile rispetto agli uomini. “L’acqua – spiega l’esperta – è la prima alleata durante un episodio acuto e per prevenirne altri: bere e urinare molto aiuta, infatti, a drenare i microrganismi e a prevenire l’infezione. Altrettanto importante è una buona igiene intima, che però deve evitare il ricorso a detergenti aggressivi, che possano alterare la microflora batterica vaginale”.