Cistite: sì ai mirtilli rossi, ma il succo non basta

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 01/04/2016 Aggiornato il 01/04/2016

Consumare questi frutti sotto forma di bevanda non è sufficiente a innescare le difese contro le infezioni urinarie e in particolare la cistite

Cistite: sì ai mirtilli rossi, ma il succo non basta

Oltre a proteggere le ossa, il sistema cardiovascolare e la pelle e a combattere disturbi come la disfunzione erettile e l’ipertensione, i mirtilli sono anche in grado di combattere la cistite – disturbo che colpisce in media una donna su quattro in età fertile – e altre infezioni batteriche dell’apparato urinario. A sostenerlo è uno studio pubblicato sull’American Journal of Obstetrics and Gynecology, che mette in evidenza che i benefici per l’apparato urinario deriverebbero dal consumo in particolare dei mirtilli rossi, ricchi di proantocianidine, ma allo stesso tempo mette in guardia contro le false credenze e i cosiddetti “rimedi della nonna”, spiegando che l’efficacia antinfettiva di questi frutti sarebbe garantita dall’assunzione di elevate quantità di proantocianidine, e dunque consumare un semplice succo di mirtilli rossi non basterebbe a innescare le difese contro le infezioni urinarie.

Il merito è delle proantocianidine

Come spiega Timothy Boone, presidente del Dipartimento di Urologia dello Houston Methodist Hospital (Texas, Stati Uniti), le proantocianidine avrebbero la funzione di impedire ai batteri di legarsi alle pareti della vescica, prevenendo e combattendo le infezioni batteriche delle vie urinarie che, spesso, nelle donne si trasformano in cistite (un disturbo piuttosto frequente e risolvibile ma che, se sottovalutato, può arrivare ad avere conseguenze gravi fino a degenerare in infezioni renali). Per far sì che le proantocianidine abbiano efficacia, però, è necessario assumerne un quantitativo piuttosto elevato: ed è per questo, si legge nello studio, che mentre le capsule contenti il concentrato in polvere del frutto riducono il rischio di infezioni del tratto urinario, il succo di frutta di mirtilli rossi non sortisce invece i medesimi effetti benefici.

 

 

 

 
 
 

da sapere!

Le proantocianidine sono un sottogruppo di polifenoli e in particolare di flavonoidi. Insieme agli antociani e alle catechine sono i flavonoidi più abbondanti nella dieta dell’uomo.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Referto dell’ecografia morfologica: come capire se c’è qualcosa che non va?

28/10/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Se il medico che effettua l'ecografia morfologica non rileva anomalie, non ha senso arrovellarsi sul referto. Se ci fosse stato qualcosa che non va sarebbe stato comunicato. In Inghilterra non vengono rilasciati alle pazienti i risultati degli esami proprio per evitare preoccupazioni inutili a chi non...  »

Mutazioni MTHFR eterozigote e PAI 4g/4g omozigote: possono causare l’aborto?

24/10/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

L'interruzione spontanea di una gravidanza iniziale è quasi sempre dovuta a uno sbilanciamento cromosomico del feto e non a mutazioni che di fatto non impediscono in assoluto che una gestazione vada a buon fine, come dimostra il fatto che tantissime donne che ne sono interessate hanno figli.   »

Quinta settimana di gravidanza: non si vede l’embrione e si evidenzia un distacco

21/10/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professoressa Anna Maria Marconi

Non è mai opportuno voler fare la prima ecografia troppo precocemente perché anziché esserne tranquillizzate si rischia di peggiorare la propria ansia. In quinta settimana difficilmente si vedono l'embrione e il battito del cuoricino, in più non si può capire bene se davvero si è in presenza di un distacco...  »

Fai la tua domanda agli specialisti