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Bere ogni giorno almeno 1,5 litri di acqua in più della quantità solita aiuta a ridurre gli episodi di cistite e l’uso di antibiotici. La conferma arriva da uno studio condotto da un’équipe di ricercatori internazionali, coordinato dall’University of Texas Southwestern Medical Center di Dallas (Usa), e pubblicato sulla rivista medica Jama internal medicine.
Un anno di ricerche
Lo studio durato un anno ha coinvolto 140 donne in premenopausa, che soffrivano di cistite ricorrente. Gli autori le hanno divise in due gruppi. Le donne del primo gruppo, denominato water group, sono state invitate a bere ogni giorno 1,5 litri di acqua in più rispetto alla quantità solita, mentre a quelle del gruppo di controllo è stato chiesto di continuare a bere come al solito. Prima, durante e al termine dello studio, i ricercatori hanno sottoposto le partecipanti a dei controlli. Lo scopo era capire il tipo di legame che sussiste fra assunzione di acqua e frequenza degli attacchi di cistite.
Chi beve poco rischia di più
L’analisi dei risultati ha confermato che il consumo di acqua svolge un effetto protettivo nei confronti della cistite. Infatti, nel corso dello studio, le donne del gruppo di controllo, che avevano continuato a bere la stessa dose d’acqua, hanno sofferto del 48% in più di infezioni della vescica rispetto a quelle del water group. Complessivamente, queste ultime hanno presentato 111 attacchi contro le 216 delle altre. “Questi risultati sono importanti perché oltre la metà delle donne riferisce di soffrire di cistite, una delle infezioni più comuni nelle donne” hanno spiegato gli esperti.
L’acqua “porta via” i batteri
In particolare si è visto che durante l’anno di studio ben il 93% delle partecipanti che hanno bevuto di più ha sofferto al massimo di due episodi acuti, mentre l’88% delle donne appartenenti al gruppo di controllo ha sperimentato almeno tre attacchi. Inoltre, il tempo medio intercorso tra un episodio all’altro era pari a 142,9 giorni nel water group e a 85,2 giorni nel gruppo di controllo. Infine, le donne che hanno aumentato il consumo di acqua sono ricorse in media a 1,9 trattamenti di antibiotici, mentre le altre a 3,6. Gli studiosi hanno concluso che bere molto è fondamentale per prevenire la malattia e combattere il fenomeno dell’antibiotico resistenza. Infatti, più liquidi si introducono e più la quantità di batteri e la loro capacità di attaccarsi alla vescica diminuiscono.