Argomenti trattati
La cistite è un disturbo molto diffuso, tanto è vero che nel corso della vita ne soffre almeno una donna su due. Questa infezione della vescica causa uno stimolo persistente, frequente e urgente a urinare in piccole quantità, accompagnato a una sensazione di bruciore durante la minzione. Per curarla di solito viene prescritto un antibiotico, che spesso viene utilizzato in modo eccessivo.
Le Linee guida per la cistite
A sottolinearlo è la Fondazione italiana continenza (Fic), che ha stilato un Position Paper, ossia delle Linee guida per il corretto trattamento della cistite, insieme a medici di famiglia, farmacologi, ginecologi e urologi di numerose società scientifiche. Spiega Roberto Carone, presidente emerito della Fondazione Italiana Continenza e past president della Società Italiana di Urologia: “Il fenomeno dell’antibiotico-resistenza è in preoccupante crescita e non sempre il trattamento, considerato d’elezione dalla maggior parte dei medici, porta a un miglioramento delle condizioni e a evitare che il problema si ripresenti. Oggi studi scientifici e pratica clinica ci dicono che terapia e prevenzione si fanno spesso con una terapia non antibiotica, come per esempio una buona integrazione di D-mannosio ad alte dosi”.
Questo zucchero semplice, infatti, è in grado di bloccare l’azione di batteri come Escherichia Coli, spesso alla base dell’insorgenza della cistite. I risultati positivi documentati dagli studi mostrano che importanti concentrazioni di D-mannosio nelle urine possono avere un effetto protettivo
Prevenire è meglio che curare
Molto importante, però, è anche la prevenzione, da mettere in atto con semplici regole di vita. Come suggerisce il Position Paper della Fic, per evitare di incorrere in episodi di cistite è sufficiente effettuare una accurata e quotidiana igiene perineale, utilizzando dei detergenti intimi a pH 3,4 – 4,5 simile a quello fisiologico presente in vagina, con movimenti che vanno dall’avanti all’indietro; durante il ciclo mestruale intensificare l’igiene personale; evitare un utilizzo persistente di biancheria intima costituita da materiale sintetico e/o colorato o pantaloni troppo aderenti; cambiare l’assorbente interno frequentemente e rimuoverlo sempre durante la notte; non usare lavande vaginali, in particolare quelle con attività disinfettante; urinare prima e soprattutto dopo il rapporto sessuale; bere molta acqua nel corso della giornata (1 litro e mezzo/2 litri al giorno); avere un adeguato apporto alimentare di fibre e curare la stitichezza.