Chili di troppo: pericolosi anche dopo persi

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 25/02/2016 Aggiornato il 25/02/2016

I chili di troppo potrebbero essere più nocivi di quanto finora stimato: restano i danni provocati sull’organismo con un aumentato rischio di diabete e disturbi cardiaci

Chili di troppo: pericolosi anche dopo persi

Evitare i chili di troppo ha sempre un valore molto importante, ancora di più a fronte dei dati emersi da uno studio americano secondo cui anche gli ex obesi sono più a rischio di incorrere in malattie come il diabete rispetto a chi ha sempre avuto un peso forma. In altre parole: i chili di troppo sono pericolosi anche dopo che sono stati persi. È quanto sostiene in uno studio pubblicato sulla rivista scientifica Proceedings of the national academy of sciences (Pnas), un gruppo di ricercatori della Boston university school of public health e della University of Pennsylvania.

I rischi per la salute restano

I ricercatori hanno analizzato una grande quantità di dati raccolti tra il 1988 e il 2010 dal National health and nutrition examination survey, incrociandoli con i registri dei decessi avvenuti nel 2011. I partecipanti con chili di troppo sono stati invitati a segnalare il maggior peso raggiunto nella loro vita e quello al momento della compilazione del questionario. Tra coloro risultati normopeso, il 39% era stato obeso o in sovrappeso in passato. Dall’analisi dei dati è emerso che il tasso di mortalità tra coloro che erano stati sovrappeso in passato era più simile a quello degli obesi che a quello di chi era stato sempre normopeso.  

Obesità e sovrappeso sempre dannosi

I ricercatori hanno considerato che l’errore compiuto finora dai vari studi clinici che indagano il legame tra obesità e mortalità sarebbe di considerare i valori del peso o dell’indice di massa corporea delle persone misurati al momento del loro reclutamento e di tralasciare la loro storia ponderale passata. In questo modo si finisce con l’inserire nel gruppo dei normopeso anche quei soggetti che un tempo avevano chili di troppo. Spiegano, invece, gli esperti americani: “La semplice mossa di incorporare anche i dati relativi alla storia ponderale passata permette di chiarire i rischi dell’obesità e mostra che essi sono maggiori di quanto fin qui stimato. Queste distorsioni fanno apparire il sovrappeso e obesità meno nocivi”. Secondo il Center for disease control and prevention di Atlanta, più di un terzo degli adulti americani soffre di obesità, condizione che aumenta il rischio per alcune delle principali cause di morte prevenibile, tra cui le malattie cardiache, ictus, diabete di tipo 2 e alcuni tipi di tumore. 

 

 

 

 
 
 

In breve

50% DEGLI ITALIANI È OBESO O SOVRAPPESO

L’obesità è una delle patologie più diffuse del mondo moderno e si calcola che ne sia affetto il 10% degli italiani, mentre il 40% è sovrappeso.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Ansia e attacchi di panico verso il termine della gravidanza (gemellare)

02/09/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Gli eventuali disturbi della sfera psichica come depressione, disturbo d'ansia, attacchi di panico richiedono cure mirate anche in gravidanza. Spetta al ginecologo in accordo con lo psichiatra prescrivere la terapia più idonea, tenendo conto che le benzodiazepine non sono consigliabili dal secondo trimestre...  »

Collo dell’utero in gravidanza e variazioni della sua lunghezza

02/09/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Durante la gravidanza il collo dell'utero di norma ha una lunghezza compresa tra 33 e 40 millimetri: è motivo di allarme un raccorciamento dai 25 millimetri in giù.   »

Gravidanza indietro di una settimana secondo l’ecografia: è brutto segno?

26/08/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

La ridatazione ecografica della gravidanza è un'eventualità che di per sé non segnala che qualcosa non va. Spetta comunque al ginecologo che effettua l'ecografia fornire tutte le informazioni del caso.   »

Fai la tua domanda agli specialisti