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Fumare cannabis aumenta il rischio di incorrere in problematiche cardiovascolari e, tanto da arrivare quasi a raddoppiare il rischio di infarto al miocardio e di insufficienza coronarica. La notizia arriva da una metanalisi pubblicata sull’American Journal of Medicine da un gruppo di ricercatori guidati da Siddharth Shah della Divisione di Cardiologia della State University of New York Upstate Medical University di Syracuse (New York).
Cuore sotto pressione
Per indagare gli effetti del fumo di cannabis sulla salute cardiovascolare, i ricercatori hanno esaminato i dati di 1,4 milioni di persone che erano state precedentemente reclutate, tra il 2016 e il 2018, per un’indagine coordinata dai Cdc, i Centri statunitensi di prevenzione e controllo delle malattie. Dopo aver preso in considerazione solo adulti di età compresa tra 18 e 74 anni che non avevano mai fumato sigarette, dalla metanalisi è emerso che, rispetto a chi non fuma cannabis, il consumo frequente di questa sostanza è associato a un rischio maggiore di incorrere in un ictus dell’81% e di avere un infarto del miocardio o di sviluppare insufficienza coronarica dell’88%, e dunque quasi raddoppiato.
Rischio dose-dipendente
C’era forse da aspettarselo, ma i ricercatori lo hanno voluto scrivere nero su bianco: tanto più si fuma cannabis, tanto maggiore è il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari. Dalla metanalisi è, infatti, risultato che i forti fumatori di questa sostanza hanno una probabilità superiore di 2,1 volte di incorrere in infarto del miocardio o insufficienza coronarica e di 1,8 volte maggiore di sviluppare un ictus.
Occhio alle malattie cardiovascolari precoci
E tra i soggetti che fumano più spesso cannabis a rischiare maggiormente sono coloro che soffrono di malattie cardiovascolari precoci: dallo studio è infatti emerso che i soggetti con malattie cardiovascolari precoci che fumano frequentemente cannabis hanno probabilità 2,3 volte maggiori di incorrere in un infarto del miocardio o in un’insufficienza coronarica e 1,9 maggiori di avere un ictus.