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La crescita dei tumori non si arresta. Se nel 2016 sono stati diagnosticati 365.800 nuovi casi, si stima che complessivamente nel 2017 i nuovi casi saranno poco più di 369.000. A rivelarlo è il censimento dell’Associazione italiana di oncologia medica (Aiom), dell’Associazione italiana registri tumori (Airtum) e della Fondazione Aiom, raccolto nel volume “I numeri del cancro in Italia 2017”. Tuttavia, se per il sesso maschile ci sono buone notizie, per quello femminile è il contrario. Infatti, nel periodo 2003-2017, si è registrata una diminuzione di incidenza per tutti i tumori nel sesso maschile. Per quanto riguarda le donne, invece, è emerso un vero e proprio boom di casi di cancro al polmone: +49% in 10 anni.
Colpa del fumo
In passato, il cancro al polmone era una malattia molto più frequente negli uomini che nelle donne. Per quale ragione? Principalmente per colpa del cattivo stile di vita e, in particolare, dell’abitudine tipicamente maschile di fumare. Tuttavia, negli ultimi anni, le donne hanno iniziato ad annullare molte differenze di genere, cominciando a far propri molti comportamenti e atteggiamenti maschili. Purtroppo hanno cominciato a imitare gli esponenti del sesso opposto anche nei comportamenti più dannosi, incluso il vizio del fumo. Il risultato è che da qualche tempo sta aumentando anche nel sesso femminile l’incidenza delle malattie fumo-correlate, fra cui proprio il cancro al polmone.
Rischi anche con il fumo passivo
All’esposizione diretta, in tanti casi, si somma anche quella indiretta: un numero cospicuo di donne, infatti, oltre a fumare, vive o frequenta persone che fumano, per cui è esposta anche al fumo passivo. Il rischio di cancro al polmone, dunque, si innalza ulteriormente.
Più pericoli al Nord
Il pericolo è maggiore al Nord. Secondo i dati ufficiali, infatti, il tasso d’incidenza di tumore è più basso del 5% per le donne che abitano nelle regioni del Centro Italia e del 18% per quelle residenti nel Sud e nelle isole rispetto a quelle che abitano al Nord. Nelle zone meridionali, infatti, l’esposizione ai fattori dannosi, fra cui il fumo e l’inquinamento ambientale, è minore.