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“Voglio andare a vivere in campagna”, cantava anni fa Toto Cutugno. Forse aveva capito che stare a contatto con la natura è un elisir di lunga vita, soprattutto per le donne.
Meno stress e più sport
Non è una novità che vivere in campagna faccia bene alla salute, mentale più che fisica. Ma oggi arriva uno studio scientifico che lo conferma, sostenendo, addirittura, che allunga la vita delle donne. I ricercatori della Chan school of public health di Harvard hanno scoperto che le donne americane che possiedono una casa in mezzo al verde hanno un tasso di mortalità inferiore del 12% rispetto a quelle che vivono in città.
La natura allunga la vita
Gli studiosi americani hanno rilevato fattori in grado di condurre all’allungamento della vita in chi vive in campagna: minore esposizione a fonti di stress e maggiore propensione a praticare attività fisica costante e regolare.
Uno studio lungo otto anni
Lo studio, durato otto anni, ha coinvolto un campione di 108,630 donne volontarie. Gli scienziati hanno studiato la vita delle donne dal 2000 al 2008, monitorando i cambiamenti della vegetazione e i decessi delle partecipanti allo studio (8.604 decessi); hanno mappato le case utilizzando immagini satellitari ad alta risoluzione per valutare la vegetazione da meno di 250 metri fino 1.250 metri dalle abitazioni.
Meno malattie respiratorie
“Sappiamo che piantare della vegetazione può aiutare l’ambiente riducendo il carico delle acque di scarico, sequestrando carbonio, e mitigando gli effetti dei cambiamenti climatici – ha spiegato un ricercatore – . I nostri nuovi risultati suggeriscono un possibile co-beneficio, migliorare la salute”. La longevità sarebbe data dal fatto che vivere in campagna farebbe ammalare di meno e nello specifico, diminuirebbe le probabilità di contrarre patologie respiratorie (meno 34 per cento) e oncologiche (meno 13 per cento).