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Il pisolino pomeridiano può aumentare il rischio di soffrire di diabete di tipo 2: è quanto rivela uno studio condotto all’università di Tokio (Giappone). Gli studiosi hanno, infatti, scoperto che se il pisolino supera i 60 minuti, il pericolo di ammalarsi aumenta fino al 45%. Non ci sarebbero rischi, invece, per chi dorme meno di 40 minuti. Anzi, i sonnellini brevi sarebbero collegati a una maggiore probabilità di essere vigili e di possedere capacità motorie più sviluppate.
Causa o effetto?
Tuttavia, non risulta chiaro se dormire a lungo durante la giornata possa essere un sintomo o una conseguenza della malattia metabolica. I risultati della ricerca che sostiene che il pisolino pomeridiano può aumentare il rischio di soffrire di diabete di tipo 2 sono stati presentati nel corso del 52° Congresso dell’Associazione europea per lo studio di diabete (Easd) di Monaco (Germania).
Varie ipotesi allo studio
Secondo i ricercatori, il maggiore bisogno di riposare durante il giorno potrebbe essere sintomo di un diabete di tipo 2 non diagnosticato. Ma, allo stesso tempo, non escludono l’ipotesi che i sonnellini lunghi siano dovuti a un riposo notturno insoddisfacente, causato da una sindrome di apnee del sonno che, a sua volta, potrebbe aumentare il rischio di diabete di tipo 2. Un’altra teoria che spiegherebbe perché il pisolino pomeridiano può aumentare il rischio di soffrire di diabete di tipo 2 riguarda la privazione del sonno determinata da impegni sociali o professionali: potrebbe provocare un aumento dell’appetito e accrescere il rischio di sviluppare la malattia.
20 minuti al massimo
In generale, gli esperti di medicina del sonno raccomandano di non far durare il riposino pomeridiano più di 20 minuti: sonnellini più lunghi possono lasciare una sensazione di torpore e intontimento, perché richiedono un risveglio da fasi di sonno più profonde. È anche importante non addormentarsi nel tardo pomeriggio: potrebbe rendere più difficile prendere sonno la sera.
I numeri nel nostro Paese e nel mondo
In Italia, il diabete colpisce il 6,2% della popolazione, in pratica circa 4 milioni. A questi, secondo gli esperti, va aggiunto un altro milione di persone che ignora di avere la malattia. Nel mondo ci sono oggi 415 milioni di malati, che potrebbero diventare 642 milioni nel 2040 con gli attuali trend di crescita, secondo la stima dell’International Diabetes Federation.