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Il cuore delle donne è più fragile di quello degli uomini e in pià tendono a essere curate di meno. L’associazione di cardiologi americani, American Heart Association, in un intervento pubblicato sulla rivista Circulation, sottolinea come le donne vengano trascurate e discriminate nella cura delle malattie cardiache.
Rischio in crescita per le donne
Si è sempre ritenuto che le donne fossero maggiormente protette da malattie cardiocircolatorie e dagli infarti grazie agli ormoni e almeno fino a una certa età è effettivamente così. Con il tempo, però, e soprattutto negli ultimi decenni, forse anche per la vita più impegnativa e stressante come quella degli uomini, anche le donne sono colpite sempre più spesso da malattie cardiache e da infarti. Già da diversi anni, secondo il rapporto americano, le malattie cardiovascolari uccidono di più le donne rispetto agli uomini.
Sintomi differenti
Nelle donne gli attacchi di cuore si presentano in maniera differente rispetto agli uomini: le prime hanno con più probabilità sintomi “atipici” degli infarti, come respiro corto, nausea, dolori alla schiena. Non solo, tra uomini e donne è diversa anche l’intensità dei fattori di rischio, come diabete e pressione alta che in genere sono pericolosi per l’infarto, ma nelle donne lo sono molto di più. Inoltre, le donne hanno più complicazioni dopo l’infarto, perché i loro vasi sanguigni sono più piccoli. Spesso poi l’attacco di cuore si presenta in età più avanzata rispetto agli uomini e questo è un altro fattore che contribuisce a rendere le donne più esposte al rischio di morte.
Meno cure per le donne
Un altro elemento di discriminazione tra donne e uomini nel trattamento degli attacchi cardiaci riguarda le cure e la riabilitazione. I farmaci per il cuore sono sottoutilizzati nelle donne, spiega l’American Heart Association. Inoltre, la riabilitazione cardiaca è prescritta meno frequentemente e, anche quando viene raccomandata, le donne hanno una minore probabilità di effettuarla o di completarla.