Aspirina: utile contro il tumore al seno?

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 28/07/2015 Aggiornato il 28/07/2015

L’acido acetilsalicilico potrebbe essere un alleato perfetto per bloccare la crescita del tumore al seno. Ecco come agirebbe

Aspirina: utile contro il tumore al seno?

Spesso si pone l’accento sui suoi effetti negativi. E, invece, l’aspirina, uno dei farmaci più utilizzati in tutto il mondo, potrebbe essere un valido alleato non solo contro mal di testa e piccoli malanni, ma addirittura anche per bloccare la crescita del tumore al seno. A sostenerlo uno studio effettuato in laboratorio da gruppo di ricercatori statunitensi, della Cancer Research Unit del Kansas City Veterans Affairs Medical Center.

Tutte le capacità terapeutiche

La ricerca, pubblicata sulle pagine della rivista scientifica Laboratory Investigation, ha evidenziato il ruolo chiave dell’aspirina nel trattamento della malattia oncologica più diffusa nel sesso femminile: il tumore al seno. Secondo gli esperti, l’uso di questo farmaco potrebbe diminuire il rischio di crescita, peggioramenti e recidive della neoplasia, anche a 5-10 anni dalla diagnosi del primo tumore.

Uno studio in tre fasi

Gli autori, forti dei risultati di precedenti studi che avevano dimostrato l’efficacia dell’aspirina nei confronti di altre forme tumorali, come quelle a carico dell’apparato gastrointestinale, del colon e della prostata, hanno deciso di condurre una sperimentazione in laboratorio. Più precisamente, hanno realizzato una serie di test su cellule del tumore al seno in coltura. Metà del campione è stato esposto a diverse dosi di aspirina, mentre metà no. Si è visto così che il farmaco antidolorifico più conosciuto al mondo è in grado di aumentare il tasso di morte delle cellule neoplastiche con cui viene in contatto. In un secondo momento, gli scienziati hanno condotto delle analisi su 20 topi femmina modificati in laboratorio così da sviluppare una forma di tumore al seno aggressivo. Ebbene, metà degli animali hanno ricevuto per 15 giorni l’equivalente umano di 75 milligrammi di aspirina, una dose considerata bassa, e metà con il placebo. Dall’analisi dei risultati, è emerso che nei ratti trattati con l’aspirina, rispetto agli altri, i tumori erano più piccoli del 47%. Infine, è stato analizzato un altro gruppo di topi. Per 10 giorni metà di loro ha ricevuto una dose quotidiana di aspirina. Quindi, tutti sono stati esposti alle cellule tumorali. Dopo 15 giorni, nei topi che erano stati trattati con il farmaco la crescita di cellule cancerose era significativamente inferiore rispetto al gruppo di controllo.

In che modo agisce il farmaco

Gli autori hanno spiegato che il merito di questo effetto terapeutico è da collegare alla capacità dell’aspirina di contrastare efficacemente la proliferazione delle cellule staminali del tumore, impedendone la riproduzione.

 

 

 
 
 

In breve

A CHE COSA SERVE

L’acido acetilsalicilico, comunemente noto con il suo nome commerciale più conosciuto, cioè aspirina, è un farmaco impiegato per i suoi effetti analgesici, antipiretici e antinfiammatori.

 

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