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Anche il cuore trae beneficio dalla frutta secca. Noci, nocciole e mandorle lo proteggerebbero dal rischio di fibrillazione atriale, un’alterazione del ritmo cardiaco. A sostenere i vantaggi della frutta secca nei confronti dell’ aritmia è un gruppo di ricercatori svedesi del Karolinska Institutet e dell’Università di Uppsala che ha condotto un esperimento pubblicato online sulla rivista medica Heart. Lo studio evidenzia come un consumo regolare di frutta secca farebbe da “scudo” contro il rischio di alterazione del ritmo cardiaco e di sviluppare aritmia.
Lo studio di 17 anni su oltre 60.000 persone
È stato analizzato un campione di oltre 61.000 svedesi. A tutti gli individui selezionati è stato somministrato un questionario sulla frequenza alimentare e sullo stile di vita. È stata, inoltre, controllata la salute alimentare per 17 anni. Durante il lungo monitoraggio, si sono verificati:
- 4.983 infarti,
- 3. 160 casi di insufficienza cardiaca,
- 7.550 casi di fibrillazione atriale.
Più frutta secca meno fibrillazione atriale
Il consumo di frutta secca è risultato associato a un minor rischio di fibrillazione atriale. Una porzione una o tre volte al mese era associata, infatti, a un rischio ridotto del 3%, che saliva al 12% con un consumo una o due volte alla settimana e al 18% per tre volte o più. In sostanza ogni porzione aggiuntiva settimanale è stata associata a un abbassamento del 4% nel rischio.
Tanti nutrienti preziosi
Tutta la frutta secca, e in particolare le noci, contiene:
- acidi grassi insaturi,
- proteine,
- fibre,
- minerali come magnesio, potassio e zinco,
- vitamina E,
- folati,
- composti bioattivi come fenoli e fitosteroli.
Giù colesterolo e trigliceridi
Mangiare regolarmente la frutta secca migliorerebbe anche la salute cardiovascolare, in quanto abbassa i livelli di colesterolo e trigliceridi, con la conseguenza di ridurre il rischio di fibrillazione atriale e insufficienza cardiaca.