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Sono sempre più numerosi gli italiani entrati negli “anta” a rivolgersi al dentista per piccoli o grandi interventi di correzione mediante l’ apparecchio ai denti. A rivelarlo è Raoul D’Alessio, docente in Ortognatodonzia all’Università Cattolica di Roma ed esperto di estetica facciale.
Apparecchio: necessità o moda?
Più di un quinto delle persone che va dal dentista ha superato i quarant’anni e per oltre il 70% si tratta di donne. Insomma, portare l’ apparecchio ai denti non è mai stato così di moda e anche il timore di sfoggiare un sorriso metallico sembra essere del tutto superato. Anzi, anche quando l’apparecchio c’è ma non si vede, il segreto viene confessato con grande disinvoltura. Principalmente viene utilizzato per correggere malocclusioni, cioè la non corretta chiusura delle arcate dentali.
Denti in primo piano
Con il tempo i denti sono soggetti a modificazioni che, a lungo andare, posso inficiare il corretto movimento della mascella in fase di masticazione, provocando diversi problemi. Perché la salute passa anche dai denti e da una corretta masticazione. E anche chi da bambino ha portato l’ apparecchio ai denti non è esente dall’eventualità di dovervi ricorrere nuovamente. Con gli anni, infatti, possono rendersi necessari degli aggiustamenti, che la ricerca e le tecnologie moderne hanno oggi reso meno invasivi e dolorosi di un tempo.
Anche interventi più complessi
In linea generale, circa l’80% delle persone che vanno dal dentista si sottopone a piccole pratiche di correzione che prevedono l’uso dell’ apparecchio ai denti. Per il restante 20% i problemi sono più complessi e richiedono interventi tradizionali.