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L’ antibiotico – resistenza potrebbe essere superata grazie a una proteina presente nel latte materno. Il suo nome è lattoferrina ed è in grado di uccidere batteri, funghi e virus senza danneggiare le cellule umane.
Ceppi particolari di batteri
L’antibiotico – resistenza è la capacità dei batteri di “resistere” all’azione dei farmaci, che risultano così inefficaci nel curare le infezioni. Durante i circa 70 anni di uso degli antibiotici, i batteri hanno dimostrato di avere un’incredibile capacità di resilienza, riuscendo di volta in volta ad adattarsi alla presenza del nuovo “veleno”. Così, nel corso degli anni, l’industria farmaceutica e la ricerca scientifica hanno cercato di mettere a punto nuovi antibiotici in grado di vanificare questi meccanismi. Purtroppo, però, negli ultimi anni si sono andati diffondendo nel mondo ceppi particolari di batteri contro cui i comuni antibiotici non sono più attivi.
Troppi e usati male
Tra le cause dell’aumento delle resistenze ha avuto un ruolo determinante anche l’uso improprio di questi medicinali. In Italia, per esempio, nonostante le numerose campagne di comunicazione del ministero della Salute, ne vengono prescritti troppi: oltre il 50% dei malati ricoverati in ospedale viene sottoposto a questo tipo di terapia. L’eccessivo uso ha portato a un incremento rilevante delle resistenze batteriche. La resistenza agli antibiotici è considerata responsabile di circa 700 mila decessi all’anno in tutto il mondo. Ora potrebbe essere superata grazie a una proteina presente nel latte materno.
Come agisce la proteina
La lattoferrina, infatti, attacca meccanismi basilari della biologia batterica, rendendo quasi impossibile lo sviluppo di meccanismi di difesa. Un frammento della proteina, di dimensioni inferiori al nanometro, contenuto nella lattoferrina, è stato studiato da un gruppo di ricercatori del National Physical Laboratory britannico e dell’University College di Londra e inserito all’interno di una capsula simile a un virus: questa è risultata in grado di riconoscere e colpire specifici batteri, senza arrecare danno alle cellule circostanti.
Utile in caso di malattie gravi
Gli scienziati hanno così concluso che la resistenza agli antibiotici potrebbe essere superata grazie a una proteina presente nel latte materno. Questa nuova tecnologia potrebbe essere utile anche nel trattamento di patologie incurabili, come l’anemia falciforme, la fibrosi cistica o la distrofia muscolare di Duchenne.