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Un nuovo motivo per usare con cautela gli antibiotici, una categoria di farmaci prescritta talvolta con troppa facilità, è uno studio condotto su migliaia di cartelle cliniche e pubblicato sulla rivista scientifica Gut riguardo una possibile relazione con il tumore al colon.
L’indagine su 11 milioni di malati
Diversi studi in passato hanno associato un aumentato rischio di tumore al colon retto con l’utilizzo di antibiotici a uso orale. Per indagare questa relazione, gli scienziati del Johns Hopkins Kimmel Cancer Center hanno fatto un’approfondita analisi dei dati presi dal Clinal Practice Research Datalink (CPRD), uno dei più grandi database al mondo che contiene le cartelle cliniche elettroniche di oltre 11 milioni di pazienti britannici, incluse informazioni sulla prescrizione di farmaci. Secondo le loro ricerche sarebbe emerso che l’assunzione di un solo ciclo di antibiotici della famiglia delle penicilline (pari a un utilizzo di circa 15-30 giorni) potrebbe aumentare, anche se solo leggermente, il rischio di sviluppare il tumore del colon dieci anni dopo. I risultati dello studio hanno sottolineato la necessità di un uso molto attento di questa categoria di farmaci.
Più rischi con gli antibiotici ad ampio spettro
I dati dimostrano l’importanza della valutazione terapeutica nell’utilizzo degli antibiotici che, agendo sul microbioma a livello intestinale, vanno ad alterare la normale composizione della flora causando uno squilibrio che, nel lungo periodo, può essere un fattore importante nello sviluppo del tumore del colon. Ma non soltanto: queste molecole, soprattutto quelle ad ampio spettro, se utilizzate impropriamente possono generare resistenza agli antibiotici. E quando questi ultimi non funzionano più, terapie e procedure come interventi chirurgici o chemioterapie in futuro saranno a rischio.