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In Europa è scattato l’allarme botulino. Nei giorni scorsi, infatti, in Spagna quattro persone sono state ricoverate in ospedale per un’intossicazione dovuta dal tonno al botulino. I consumatori sono stati male dopo aver mangiato insalata russa fatta in casa utilizzando tonno in scatola, che dalle analisi compiute successivamente è risultato contaminato dalla tossina botulinica. La segnalazione è arrivata dall’agenzia spagnola per la sicurezza alimentare e nutrizione (Aesan). In seguito all’episodio sono state ritirate dal mercato europeo 3.420 confezioni di tonno, appartenenti allo stesso lotto delle scatolette usate dai consumatori che sono stati male.
Il lotto incriminato
Il prodotto che ha causato l’intossicazione da botulino nei consumatori spagnoli è un tonno in scatola in olio di semi di girasole da 900 grammi, del marchio DIA, appartenente al lotto 19/154 023 02587 con data di consumo consigliato del 31/12/2022. La stessa società produttrice (l’azienda Frinsa del Noroeste), dopo l’esito delle analisi, ha confermato la presenza di tossina botulinica. Il prodotto è stato esportato non solo in Spagna, ma in tutta Europa. Per questo, la Distribuidora Internacional de Alimentación (DIA) ha chiesto ai clienti che hanno acquistato scatolette del lotto interessato di restituire il prodotto al rivenditore più vicino. Sembra che la contaminazione sia avvenuta durante la preparazione del prodotto.
Che cos’è
Il botulino, detto anche Clostridium botulinum, è un battere presente soprattutto nel terreno, ma può svilupparsi anche negli alimenti: in questo caso è in grado di produrre una tossina responsabile del botulismo, una seria intossicazione alimentare. Dopo circa 12-36 ore di incubazione, cominciano a comparire i primi sintomi: modesti quadri di nausea e vomito, seguiti da alterazioni della contrazione muscolare. Compare poi una progressiva paralisi della muscolatura, a partire dal volto (visione doppia, difficoltà a deglutire e a parlare), fino, in certi casi, alla paralisi della muscolatura respiratoria. Il botulino produce le tossine pericolose per la salute solo in ambienti favorevoli, caratterizzati cioè da:
– assenza di ossigeno;
– presenza di acqua;
– presenza di poco sale (in concentrazioni inferiori al 7-8%);
– assenza di nitrati;
– pH superiore a 5 (ambiente non acido).