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L’insonnia post Covid è un problema importante in Italia. Dormire bene dovrebbe essere semplice e naturale, purtroppo per molti non è più cosi. In questo ultimo anno, ora che la pandemia è entrata prepotentemente nelle vite di tutti, l’insonnia è in forte ripresa.
In aumento del 40%
Eleonora Iacobelli è una psicologa e psicoterapeuta, presidente Eurodap (Associazione Europea Disturbi da Attacchi di Panico) e responsabile Trainer Bioequilibrium, e testimonia che: “L’insonnia è una delle conseguenze della situazione che stiamo vivendo ormai da più di un anno. A causa della pandemia si è verificato un aumento dei disturbo del sonno di circa il 40%”.
Stanchezza e stress
Da una ricerca svolta da Bioequilibrium, infatti, su quasi 843 persone è risultato che l’84% ritiene che la qualità del proprio sonno incida fortemente sul livello energetico giornaliero. Infatti, l’83% riferisce di sentirsi stanco durante il giorno; il 75% di avere difficoltà a rilassarsi e il 63% di dormire meno di sette ore a notte.
12mila italiani ne soffrono
In Italia sono circa 12mila le persone che soffrono di insonnia, un problema che può seriamente compromettere la qualità della vita di una persona. Non stupisce che ultimamente si sia verificato un vero e proprio boom di acquisti di prodotti che favoriscono il sonno. I sintomi principali dell’insonnia sono: difficoltà ad addormentarsi, frequenti e prolungati risvegli notturni, risveglio precoce al mattino e difficoltà a riaddormentarsi.
Gravi conseguenze sulla qualità della vita
L’insonnia è un’alterazione del sonno da non sottovalutare, poiché può compromettere le normali abitudini di vita, causando un senso di malessere generale, maggiore faticabilità e irritabilità, diminuzione della capacità di concentrazione, mal di testa, sintomi gastrointestinali, formicolii e stati tensivi.
Le cure
Per curare l’insonnia post Covid e l’insonnia in generale ci sono delle soluzioni. Sicuramente i farmaci, ma possono avere effetti collaterali sul lungo periodo. Molto meno problematici e altrettanto efficaci sono una serie di cambiamenti comportamentali e rimedi naturali.
La dottoressa Iacobelli suggerisce alcune buone regole da seguire nella vita pratica per l’igiene del sonno: ”Mantenere una routine fissa di quando andare a dormire e quando svegliarsi. In tal modo il nostro orologio biologico si abituerà allenando il nostro corpo a quando sia il momento di rilassarsi e quando ci si deve attivare per affrontare la giornata; mantenere una corretta alimentazione mangiando leggero ed almeno 2-3 ore prima di coricarsi (tempo di digerire al meglio), evitando anche cibi grassi e/o speziati che potrebbero disturbare il sonno; fare attività fisica o anche un bagno caldo almeno 2-3 ore prima di andare a letto. Alcuni studi hanno dimostrato che il repentino abbassamento della temperatura corporea che si ha quando si terminano queste attività favorirebbero il sonno profondo”.
Se questi “comportamenti virtuosi” non bastassero, ci sono una serie di rimedi naturali che possono favorire il sonno e che, proprio in questo periodo di emergenza Covid, stanno andando a ruba: oltre a melatonina, passiflora e valeriana, ci sono anche tiglio, luppolo, escolzia, magnesio, e, infine, i gli “attivatori di sirtuine”, proteine che favoriscono il sonno migliorandone la durata e quantità.
Fonti / Bibliografia
- Dott.ssa Eleonora Iacobelli - BioequilibriumLa dottoressa Eleonora Iacobelli è una psicologa ed una psicoterapeuta in formazione molto preparata nelle diverse tecniche di approccio al paziente. I suoi campi di attività spaziano dai disturbi della personalità a tantissime altre patologie con un approccio personalizzato in base alla tipologia del paziente.
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