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A fasi alterne, questa è davvero un’estate da “bollino rosso” per il caldo che attanaglia la Penisola, da Nord a Sud. E a rischiare di più sono “bambini, anziani e cardiopatici” avverte Antonio Rebuzzi, professore di Cardiologia presso l’Università Cattolica di Roma e direttore della Terapia intensiva cardiologica del Policlinico Gemelli. “I problemi principali causati dalle alte temperature sono soprattutto disidratazione, disturbi elettrolitici e cali di pressione che possono aumentare il rischio di aritmie svenimenti e ischemie cerebrali causate da un abbassamento della pressione”.
Disidratazione: nemico da combattere
“Con il caldo – continua l’esperto – si suda molto e si perdono non solo liquidi, ma anche sali minerali come sodio e potassio: così i cardiopatici, ma non soltanto loro, rischiano squilibri elettrolitici, che aumentano il rischio di aritmie anche pericolose e di episodi di fibrillazione“. Ecco perché nei giorni di canicola è bene “curare l’idratazione” e, specie se si suda molto, compensando la perdita di sali minerali con gli integratori.
Chi rischia di più
Tra le persone più vulnerabili, “ci sono anche quelle con scompenso cardiaco e coloro che assumono diuretici” continua il cardiologo. “Da non dimenticare i bambini, che in genere si muovono molto e sudano tanto e devono essere ben idratati, anche i piccolissimi. Come comportarsi? Bisogna tenerli in un ambiente fresco, farli uscire nelle ore più fresche e farli bere molto”. Quanto agli sportivi, rischiano di dimenticare che lo sforzo fisico con il gran caldo provoca una perdita elevata di liquidi e sali minerali. “Un aspetto di cui occorre tener conto, più ancora se si soffre di qualche patologia”, dice Rebuzzi. Gli anziani, infine, sono a rischio perché “con l’età perdono la normale sensazione di sete e questo li porta a disidratararsi senza che se ne accorgano; inoltre, la pressione si abbassa a causa della vasodilatazione e le arterie meno elastiche faticano ad “adattarsi” e a compensare. Così più facilmente si incappa in crisi ipotensive e svenimenti. Spesso poi gli over 60 sono ipertesi e assumono farmaci per la pressione: se non si adatta la terapia al gran caldo, è ancora più alto il rischio di crisi ipotensive”. Soprattutto per gli ipertesi, dunque, la raccomandazione è quella di misurare la pressione più spesso del solito e non dimenticare di consultare il medico per capire se è il caso di adattare la terapia”.
Non solo acqua
Per dissetarsi e fare il pieno di sali minerali persi con il sudore, oltre all’acqua, vanno bene a infusi e tisane senza caffeina/teina, meglio senza zucchero o poco zuccherate, meglio con il miele. Gli infusi a base di menta, karkadè, camomilla e finocchio, per esempio, sono ottimi anche freddi. Spremute e centrifugati combinano l’assunzione di liquidi e frutta fresca, con le relative proprietà nutrizionali.