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L’alitosi, o alito cattivo, è un disturbo che in alcune situazioni può diventare molto imbarazzante. Tra le cause più comuni rientrano in particolar modo i problemi della cavità orale: i batteri presenti al suo interno e sulla lingua, decomponendo i residui alimentari, producono i Cvs, ovvero i composti volatili solforati, che emanano un odore intenso e fastidioso.
Altri fattori scatenanti
Oltre a quelle legate alla scarsa igiene orale, le altre cause che provocano alitosi sono il consumo di tabacco, caffè, alcolici, aglio, cipolla, cibi ricchi di grassi, bocca secca, malattie del cavo orale, digiuno e alimentazione povera di calorie. Esistono poi altre cause legate ad alcune malattie, tra cui quelle gastro-intestinali, respiratorie (infezioni della gola, riniti e sinusiti), ormonali e metaboliche.
Come intervenire
Eppure bastano pochi accorgimenti per liberarsi dell’ alitosi e delle sue imbarazzanti conseguenze. Innanzitutto, per una perfetta igiene orale gli esperti raccomandano di spazzolare e lavare con cura i denti 3 volte al giorno dopo i pasti principali per almeno 4 minuti e utilizzare gli strumenti per l’igiene orale come spazzolini dotati di nettalingua per la detersione della lingua, filo interdentale e collutorio.
Che cosa evitare
Per una bocca profumata sarebbe inoltre buona norma ridurre fumo, caffè, vino, formaggi e salumi ed evitare cipolla e aglio.
Come capire se si ha l’alito cattivo
Un metodo fai-da-te, semplice e veloce per capire se si soffre di alitosi consiste nel leccare la parte interna del polso e aspettare qualche secondo in modo che la saliva si asciughi. Se annusando il polso, l’odore risulta sgradevole probabilmente si tratta di alitosi.