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Il consumo di alcol in Italia è in aumento. Dati in crescita sono stati registrati relativamente al consumo di aperitivi, amari e superalcolici e quanto ai “binge drinkers“, ovvero coloro che assumono grandi quantità di alcol al di fuori dei pasti e in poco tempo – una delle pratiche legate all’abuso di alcol considerate più dannose – attualmente siamo a quota 3,7 milioni di persone. I dati emergono dall’ultima Relazione su alcol e problemi correlati, trasmessa dal ministero della Salute al Parlamento.
Almeno una bevanda alcolica
I dati registrati, risalenti al 2015, mettono in luce che il 64,5% degli italiani con più di 11 anni, vale a dire 35,6 milioni di persone, ha consumato almeno una bevanda alcolica (prevalenza maggiore tra i maschi, 78%, rispetto alle femmine, 52%). Un consumo in aumento visto che nel 2014 aveva consumato almeno una bevanda alcolica il 63% degli italiani, pari a 34,3 milioni. Il numero di italiani che beve lontano dai pasti – e spesso senza moderazione – è in preoccupante crescita: nel 2015 risultano essere il 28%, contro il 27% nel 2014 e il 26% nel 2013.
Allarme binge drinking
Quanto al fenomeno del binge drinking – che consiste nel consumo smodato di alcol in un breve arco di tempo finalizzato a un rapido raggiungimento dell’ubriachezza – i dati sono preoccupanti: nel 2015 risulta essere pari al 10,8% la percentuale di uomini avvezzi a questa pratica, mentre tra le donne la percentuale è del 3,1%. Considerando le persone con più di 11 anni di età, in tutto si parla di oltre 3,7 milioni di binge drinkers.