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In Italia si beve troppo alcol. Sono ben 8,7 milioni le persone che nel nostro Paese bevono troppo e troppo spesso. Un aumento, rispetto all’anno precedente, che riguarda soprattutto le donne, in particolare le giovanissime. È quanto emerge dai dati del nuovo Rapporto Istisan “Epidemiologia e monitoraggio alcol-correlato in Italia e nelle Regioni. Valutazione dell’Osservatorio nazionale alcol sull’impatto del consumo di alcol ai fini dell’implementazione delle attività del Piano Nazionale Alcol e Salute. Rapporto 2020” pubblicato dall’Istituto superiore di Sanità. Dati preoccupanti, che evidenziano “un incremento di comportamenti a rischio per milioni di consumatori”, spiegano gli esperti, e una tendenza che si consolida “anche a fronte dell’insufficienza d’iniziative di prevenzione istituzionali e dell’incrementata attività di marketing teso alla diffusione di fake news”.
Preoccupano le donne
E se gli uomini rimangono pressoché stabili, con 6,2 milioni di consumatori, ad aumentare è il numero delle donne che consumano abitualmente alcol, che raggiunge circa 2,5 milioni. Non solo: anche la crescita di chi beve fuori pasto ha visto le donne protagoniste in negativo: l’incremento, infatti, è stato dal 19,4% rilevato nel 2017 al 20,4% del 2018.
Il perché di questa tendenza lo spiega Manuele Scafato, direttore dell’Osservatorio Nazionale Alcol e Direttore del centro dell’Organizzazione mondiale della Sanità per la Ricerca e la Promozione della Salute sull’Alcol e le problematiche alcolcorrelate. “Le donne considerano il bere come uno status symbol. Per quanto riguarda le ragazze più giovani (anche sotto i 14 anni) è un discorso di emancipazione. Attraverso il marketing, la comunicazione, i media e i luoghi di aggregazione l’alcol diventa un valore, che riscontra anche successo, soprattutto perché in quell’età si è più timidi rispetto alla norma. L’alcol, infatti, è in grado di far perdere il controllo razionale, disinibire e mettere in condizione di poter affrontare con più disinvoltura le relazioni. Alcune ragazze, attraverso bottigliette griffate o birre molto costose cercano di provocare una reazione, anche negli adulti, per far vedere che non sono bambine. Purtroppo fino all’età di diciotto anni non si ha la capacità di metabolizzare l’alcol.”.
Più vulnerabili degli uomini
Per le donne più adulte, invece, il discorso è diverso “Ci sono donne che possono avere sensi di rivalsa, per esempio nel dimostrare di essere capaci di fare quello che fa un uomo”, spiega Scafato. Oggi sono anche aumentate le occasioni di bere, per esempio per le donne in carriera che svolgono attività lavorative dove c’è una elevata necessità di relazione. Il ruolo delle donne è cambiato. Escono e si incontrano di più, e hanno più vita sociale”.
Ma per le donne bere troppo diventa un serio problema di salute poiché sono più vulnerabili rispetto agli uomini. Secondo le Linee guida nutrizionali, una donna non dovrebbe mai superare un bicchiere di bevanda alcolica al giorno. “Superando quel bicchiere, si aumenta del 27% il rischio di tumore al seno, mentre con più di tre bicchieri il rischio aumenta del 50%”, conclude Scafato.