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Secondo gli ultimi dati diffusi dall’Istituto superiore di sanità riguardo l’Aids, in Italia oltre 3.600 persone hanno scoperto di essere sieropositive nel 2014 (al dodicesimo posto nell’Unione europea). Un’incidenza pari a 6,1 nuovi casi ogni 100mila residenti, praticamente invariata rispetto ai tre anni precedenti.
Meglio nelle donne
Il virus colpisce principalmente i giovani tra i 25 e i 29 anni, che rappresentano il 79,6% dei casi nel 2014, mentre continua a diminuire l’incidenza delle nuove diagnosi nelle donne. Sul totale dei nuovi sieropositivi il 27% è di nazionalità straniera. Più in dettaglio, nel 2014 l’incidenza è stata di 4,7 nuovi casi ogni 100 mila tra italiani residenti e di 19,2 nuovi casi ogni 100 mila tra stranieri residenti. Anche nel nostro Paese la prima causa, oltre l’80%, sono i rapporti sessuali non protetti (nel 40% dei casi tra omosessuali).
Il 70 per cento non sa di essere sieropositivo
Nel 2006 il 20% dei pazienti non sapeva di essere sieropositivo, nel 2014 la quota è salita addirittura al 71,5%. In pratica, oltre 7 malati su 10 non sanno di esserlo fino a una diagnosi di Aids conclamata. Il 26,4% delle persone ha eseguito il test per la presenza di sintomi, il 21,6% in seguito a un comportamento a rischio non specificato e il 10% nel corso di accertamenti per un’altra patologia. Da uno studio condotto su 12 centri clinici di malattie infettive campionati per essere rappresentativi della realtà italiana, risulta che il 90,9% delle persone con infezione da Hiv è seguito presso i centri clinici di malattie infettive; di questi, il 92,6% è in terapia antiretrovirale, e di questi l’85,4% ha raggiunto la soppressione virale.
La situazione nel mondo
Le morti per Hiv sono diminuite del 42% rispetto al picco del 2004 e il numero di individui infetti è in calo del 35% dal 2000. Sono le ultime stime, relative alla fine del 2014, del report annuale dell’Unaids, l’agenzia delle Nazioni Unite per la lotta all’Aids, che ha lanciato un programma quinquennale, con l’obiettivo di sconfiggere definitivamente l’Hiv entro il 2030. Quasi sedici milioni di persone in tutto il mondo sono attualmente sottoposte a terapie per la cura dell’Hiv e le ricerche e gli sforzi fatti negli ultimi anni per fermare la diffusione del virus stanno dando risultati concreti.