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Un abuso di antinfiammatori Fans (non steroidei) è un rischio per il cuore. Questi medicinali sono assunti per contrastare il dolore, ma se impiegati in quantità eccessive influenzano negativamente la salute cardiaca. A confermare l’ipotesi, una ricerca pubblicata sul British Medical Journal.
Troppi Fans in Italia
In Italia il consumo di antinfiammatori è massiccio, soprattutto per via della facilità della prescrizione. Di solito sono impiegati per il comune mal di testa e i dolori ai denti o per l’artrite. Uno studio condotto da Giovanni Corrao, professore di Statistica medica all’università di Milano-Bicocca, e pubblicato su Bristish Medical Journal, ha confermato la relazione tra quantità di antinfiammatori assunti e il rischio di ricovero ospedaliero per problemi cardiaci. Lo studio ha analizzato più di 92mila ricoveri ospedalieri in 4 Paesi europei (Italia, Germania, Paesi Bassi e Regno Unito), mettendo in correlazione la dose di Fans assunti in precedenza. I ricercatori sono giunti alla conclusione che il dosaggio, quindi, avrebbe un ruolo decisivo nell’aumento delle problematiche cardiache.
Dissensi tra gli esperti
Nella comunità scientifica c’è chi manifesta qualche perplessità rispetto alla validità della ricerca pubblicata sulla celebre rivista inglese. Che esista una correlazione tra abuso di antinfiammatori e problemi cardiaci sono tutti d’accordo, su quali e dosi invece no. Afferma Alberico Catapano, docente di Farmacologia presso l’università Statale di Milano e responsabile del Centro Studio Aterosclerosi dell’Ospedale Bassini: “Trattandosi di uno studio di popolazione ha il vantaggio dei grandi numeri ma sono inevitabili alcuni errori che possono essere dovuti, per esempio, alla selezione dei pazienti. Tuttavia, le conclusioni sono chiare e riconfermano che esiste una forte relazione tra questi farmaci e lo scompenso cardiaco”. Ma non su tutti i Fans: “Nel celecoxib, per esempio, i ricercatori non hanno riscontrato un aumento dei ricoveri ospedalieri”.