Troppa indecisione? Forse stai molto tempo sui social

Luce Ranucci A cura di Luce Ranucci Pubblicato il 19/03/2019 Aggiornato il 19/03/2019

L’uso eccessivo e compulsivo dei social network potrebbe essere in grado di alterare la nostra capacità di assumere decisioni, al pari di quanto fanno le droghe e il gioco d’azzardo. Ecco perché

Troppa indecisione? Forse stai molto tempo sui social

L’uso eccessivo e compulsivo dei social network potrebbe essere in grado di alterare la capacità di prendere decisioni, rendendoci schiavi di troppa indecisione. È quello che succede, in maniera già documentata, con l’assunzione di droghe e con il gioco d’azzardo. La scienza non ha ancora fornito risposte a sufficienza per chiarire la questione. Ma se si tiene in considerazione l’uso crescente e sempre più diffuso che si fa dei social, l’ipotesi non è da trascurare oggi, alla luce delle prime prove raccolte.

Anche smartphone e pc

Secondo una ricerca condotta dalla Michigan State University e pubblicata sul Journal of Behavioural Addictions, infatti, anche l’uso compulsivo di smartphone e pc per rispondere alle e-mail, guardare le notifiche di Facebook e aggiornare la timeline di Instagram, può renderci meno capaci e sicuri al momento di assumere una decisione. Un’evidenza preliminare che invita però ”a considerare sul serio quelle che possono essere le conseguenze legate a un uso eccessivo dei social media”, come ricordano i ricercatori.

Alterata la capacità di prendere decisioni  

Il lavoro dei ricercatori americani è partito da 71 persone, coinvolte in un sondaggio per misurare il tempo trascorso su Facebook e la troppa indecisione. Un passaggio, quest’ultimo, verificato sottoponendole al Iowa Gambiling Task, un test usato dagli psicologi proprio per studiare l’abilità di una persona in diverse condizioni. Ai soggetti della ricerca, sono presentati quattro mazzi di carte da gioco: due “buoni” e due “cattivi” per poi valutare le scelte fatte. Ogni mazzo di carte utilizzato nell’esperimento contiene carte che comportano sia una vincita sia una perdita. Nei mazzi buoni la vincita è bassa, ma la perdita è minore. Negli altri, a fronte di possibili vincite più sostanziose, si corre il rischio di imbattersi in perdite più cospicue. Incrociando i dati, alla fine, è emersa una correlazione tra il maggiore tempo trascorso sul social network e l’assunzione di scelte peggiori.

Deficit neurologico 

Si tratta di un’evidenza che i neuroscienziati cognitivisti da anni raccolgono tra i tossicodipendenti e i giocatori d’azzardo patologici: si pensa sia la conseguenza di un deficit neurologico a livello della corteccia prefrontale, che si traduce nell’incapacità di rievocare emozioni relative a eventi passati, e dunque anche perdite in denaro, come in questo caso, spingendo a fare sempre gli stessi errori e a essere schiacciati da troppa indecisione.

Se non se ne può fare a meno

Alla luce del crescente utilizzo dei social media (di cui oggi fa uso una persona su tre), il messaggio è improntato alla cautela. “Non c’è dubbio che i social possano apportare un beneficio alla nostra vita, ma non è da trascurare quel lato nascosto che può celarsi quando non si è in grado di prenderne le distanze” – afferma Dar Meshi, neuroscienziato cognitivo della Michigan State University e prima firma della pubblicazione. “Occorre indagare a fondo questo aspetto, prosegue Dar Meshi, per capire se anche quella dai social media può essere considerata una dipendenza”.

 

 
 
 

Da sapere!

Le possibili conseguenze, soprattutto per i più giovani, vanno dall’alterazione del ciclo sonno-veglia fino al modificarsi di alcuni tratti caratteriali. È il caso di quelli che sono definiti ritirati sociali, ovvero coloro che si chiudono in casa e che, nei casi più gravi, finiscono per isolarsi completamente da tutti.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Referto dell’ecografia morfologica: come capire se c’è qualcosa che non va?

28/10/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Se il medico che effettua l'ecografia morfologica non rileva anomalie, non ha senso arrovellarsi sul referto. Se ci fosse stato qualcosa che non va sarebbe stato comunicato. In Inghilterra non vengono rilasciati alle pazienti i risultati degli esami proprio per evitare preoccupazioni inutili a chi non...  »

Mutazioni MTHFR eterozigote e PAI 4g/4g omozigote: possono causare l’aborto?

24/10/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

L'interruzione spontanea di una gravidanza iniziale è quasi sempre dovuta a uno sbilanciamento cromosomico del feto e non a mutazioni che di fatto non impediscono in assoluto che una gestazione vada a buon fine, come dimostra il fatto che tantissime donne che ne sono interessate hanno figli.   »

Quinta settimana di gravidanza: non si vede l’embrione e si evidenzia un distacco

21/10/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professoressa Anna Maria Marconi

Non è mai opportuno voler fare la prima ecografia troppo precocemente perché anziché esserne tranquillizzate si rischia di peggiorare la propria ansia. In quinta settimana difficilmente si vedono l'embrione e il battito del cuoricino, in più non si può capire bene se davvero si è in presenza di un distacco...  »

Fai la tua domanda agli specialisti