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Quante volte ci capita di non ricordare dove abbiamo messo le chiavi, di dimenticarci di un appuntamento o di scordare di andare a ritirare i capi in tintoria e di dare la colpa allo stress? D’ora in avanti, avremo la scienza dalla nostra parte: la tensione eccessiva, infatti, può realmente giocare brutti scherzi alla mente, provocando un calo di memoria perlomeno nelle donne di mezza età. La conferma arriva da uno studio condotto da un team di ricercatori statunitensi, della Johns Hopkins Medicine di Baltimora, pubblicato sull’International journal of geriatric psychiatry, secondo cui le donne che in età adulta vivono esperienze stressanti continuative corrono un rischio maggiore di subire un declino cognitivo più avanti negli anni.
Uno studio su un’ampia mole di dati
Gli autori hanno analizzato i dati di 909 persone adulte: di queste il 63% era donna. Tutte avevano partecipato a uno studio sui disturbi psichiatrici, durato oltre 20 anni. Nel corso della ricerca erano state sottoposte a diverse visite e controlli.
Analizzati traumi e stress
In particolare, erano state coinvolte in quattro incontri: uno al momento dell’arruolamento, uno nel 1982, uno tra il 1993 e 1996 e uno tra il 2003 e 2004. Nel corso della terza visita, quando l’età media era di 47 anni, gli autori avevano chiesto ai partecipanti se nell’anno passato avessero vissuto delle esperienze traumatiche, come un’aggressione per rapina o uno stupro, se avessero assistito a un disastro naturale o se avessero subito un forte stress, per esempio un divorzio o la morte di una persona cara. Ebbene, il 22% di uomini e il 23% di donne aveva avuto un episodio traumatico o era stato partecipe di una catastrofe, mentre il 47% degli uomini e il 50% delle donne aveva avuto un grande stress.
Test mnemonici
Inoltre, nel corso del terzo e quarto incontro i volontari erano stati sottoposti a dei test mnemonici: gli esperti avevano chiesto loro di ricordare 20 parole che avevano pronunciato ad alta voce sia subito dopo averle ascoltate sia dopo venti minuti, e poi di individuarle in una lista di quaranta parole. Alla terza visita, in media, le persone se ne erano ricordate otto immediatamente dopo, sei dopo i venti minuti e ne avevano individuate 15 nella lista. Alla quarta visita, invece, le parole ricordate subito dopo il test erano state sette, quelle dopo la pausa sei e quelle nell’elenco 14.
Alterati i livelli ormonali
Analizzando tutti i dati a loro disposizione, gli autori del nuovo studio hanno scoperto che le donne che non avevano subito eventi stressanti, al quarto incontro erano in grado di ricordare in media mezza parola in meno rispetto alla terza visita. Le donne con una o più situazioni di stress, invece, ricordavano in media una parola in meno alla quarta visita rispetto alla precedente. Gli esperti hanno calcolato che la capacità di riconoscere le parole, alla terza visita, è diminuita in media di 1,7 parole per le donne con almeno un fattore di stress e di 1,2 parole in meno per le donne senza eventi stressanti. Non è emersa invece alcuna associazione con gli eventi traumatici.
Attenzione alle tensioni prolungate
“Una normale risposta allo stress causa un temporaneo aumento dei livelli ormonali come il cortisone e quando termina, questi ritornano ai valori di prima. Ma con lo stress ripetuto, o con una maggiore sensibilità allo stress, l’organismo accumula un’aumentata e prolungata risposta ormonale che ci mette più tempo per rientrare. Se questi livelli restano alti, le conseguenze per l’ippocampo, la regione cerebrale in cui si elabora la memoria, non sono positivi” hanno spiegato gli studiosi.