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Nella lista, già corposa, di elementi amici dello stress bisogna aggiungere una nuova voce: la tecnologia. Dedicare troppo tempo a navigare in internet, chattare, twittare, infatti, alla lunga mette ansia, stanca e isola. La conferma arriva da una ricerca condotta da Net dipendenza Onlus, una società che si occupa di dipendenza da computer, web e cellulari. Secondo gli esperti, circa due milioni di italiani, soprattutto uomini, sono colpiti da “tecnostress”. Si tratta di una forma di stress tipica dei giorni nostri. Dipende, infatti, da un uso smodato di oggetti tecnologici, come tablet, pc e soprattutto smartphone.
Attenzione a questi sintomi
Sono quelli tipici dei ritmi di vita frenetici, come ansia, insonnia, mal di testa, aggressività, irascibilità, disturbi gastrointestinali, ipertensione. Ma non solo. La persona tecnostressata tende a isolarsi, ha l’impressione di non avere mai tempo a sufficienza e può diventare “multitasking”, per cui agisce pensando sempre a quello che deve fare successivamente, con un conseguente calo della concentrazione.
Effetti anche sulla vita di coppia
A risentire della dipendenza dalle nuove tecnologie, comunque, non è solo la vita personale e sociale, ma anche quella di coppia. Innanzitutto, occorre considerare che lo stress diminuisce il livello del testosterone, l’ormone responsabile della libido maschile. Oltretutto, fra messaggi da leggere, tweet da commentare, Facebook da aggiornare, le persone hanno sempre meno tempo da dedicare al partner. Infine, l’uso smodato di social network, siti e giochi online danneggia anche le fantasie sessuali di coppia. Il risultato? L’uomo diventa pigro, taciturno e aggressivo. E i due partner si allontano sempre più, comunicano poco e riducono i rapporti sessuali.