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Un lavoratore su cinque soffre di stress da lavoro. Secondo i dati della Società italiana di psichiatria, infatti, sono ben 6 milioni gli italiani a convivere con situazioni di stress da lavoro. Anche se di poco, a patire maggiormente condizioni di disagio legate al proprio incarico sono le donne.
Sempre sotto pressione
Parliamo di ben 3,2 milioni di donne che vedono la propria vita scandita da ritmi e situazioni ad alto livello di pressione e tensione. Di queste, circa un milione, mostra in modo rilevante disturbi di ansia, insonnia e depressione. Le cause sono sovente riconducibili a una vita lavorativa non ottimale, con i livelli di stress che crescono al crescere di pressioni e condizioni ambientali non idilliache. Inoltre, a influire negativamente sull’equilibrio delle donne concorre, spesso, tutta una serie di pregiudizi culturali, tra cui si annovera anche il non vedere riconosciuta con una remunerazione adeguata la propria professionalità.
Colpiti anche i più giovani
Quando, però il problema stress da lavoro conduce ad altre patologie, entrano spesso in gioco gravi complicazioni nella salute mentale e fisica delle persone. Le malattie mentali sono, infatti, tra le prime cinque cause di morte al mondo. In Italia ne soffre – almeno una volta nella vita – circa la metà della popolazione, con percentuali del 75% tra i giovani sotto i 24 anni. Una statistica preoccupante che deve far riflettere anche in tema di economia e inserimento nel mondo del lavoro. I risvolti di queste problematiche incidono, difatti, sul 3-4% del Pil e l’impatto potrebbe essere ancora più importante se a curarsi non fosse – purtroppo – solo un terzo delle persone affette da disturbi mentali.
Un pericoloso circolo vizioso
Permettere a queste persone di accedere al mondo del lavoro è fondamentale. Il lavoro deve permettere a una persona di esprimersi al meglio, gratificandola e facendola sentire parte di un progetto. Quando ciò non accade, si va verso a condizioni di stress e di instabilità psico-fisica. Chi soffre di problemi mentali – stress o altre patologie più significative – si assenta maggiormente dal lavoro, è più soggetto a infortuni e malattie e vede calare facilmente la propria concentrazione, a discapito di qualità e produttività. Fare qualcosa è d’obbligo e, spesso, può essere sufficiente anche un piccolo gesto tra colleghi per migliorare significativamente la qualità della vita lavorativa di una persona. Perché il lavoro è importante, ma spesso ci si dimentica delle persone e dell’importanza di conciliare al meglio lavoro e vita privata.