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Sette italiani su dieci soffrono di almeno un nuovo disturbo del sonno da un anno a questa parte, ovvero da quando è iniziata la pandemia da Covid-19. E per un italiano su due è proprio la pandemia ad aver inciso sulla capacità di riposare bene. Il Covid-19, però, non è l’unica causa del mancato sonno restauratore: altri fattori responsabili sono lo stress, l’uso prolungato dello smartphone a letto e le preoccupazioni economiche legate alle difficoltà di non riuscire ad arrivare a fine mese. È quanto emerge dal World Sleep Study 2021, sesta edizione della ricerca annuale realizzata e promossa da Philips su un campione di mille persone per rilevare atteggiamenti, percezioni e comportamenti relativi al sonno in 13 Paesi del mondo, Italia compresa.
Diverse cause nel mondo
Se su scala globale sembrano essere i problemi finanziari a preoccupare più di ogni altra cosa e a disturbare il sonno, in Italia è invece la pandemia a giocare un ruolo decisamente di primo piano, provocando disturbi del sonno nel 46% degli italiani, con un impatto avvertito maggiormente dalle donne (50%): entrambi dati significativamente superiori al 37% della media globale. Per quanto concerne altri fattori che impediscono un sonno restauratore, lo stress è in cima alla lista: impatta infatti sul riposo del 41% degli italiani e dunque in modo molto più netto di quanto rilevato sul campione totale dei 13 Paesi considerati dall’indagine (24%).
Pandemia prima causa in Italia
La pandemia mondiale che stiamo vivendo rappresenta indubbiamente per gli italiani un’importante fonte di preoccupazione: da un’analisi delle motivazioni all’origine dello stress, infatti, emerge che nel nostro Paese è proprio la pandemia da Covid-19 la principale causa (da sola rappresenta il 60% di tutti i fattori che inducono stress).
L’uso dello smartphone
Un circolo tra pandemia e stress dal quale sembra difficile districarsi. Soprattutto se a questi due fattori se ne aggiunge un terzo, che fa parte della vita pratica dell’italiano medio: l’uso dello smartphone mentre si è già sotto le coperte. È un’abitudine che riguarda ben l’84% degli italiani, contro il 75% rilevato a livello globale. Per quasi un intervistato su due (il 42% del campione) dare uno sguardo allo smartphone è addirittura l’ultimo gesto prima di addormentarsi, svolgendo attività che ben poco predispongono a un buon sonno, tra uso dei social (70%), delle chat di messaggistica istantanea (41%) e uno sguardo alle news (32%). Questa sono tutte attività che ostacolano il riposo, come si sa da molte ricerche.
Fonti / Bibliografia
- Philips presenta il World Sleep Study 2021. Per 7 italiani su 10 almeno un nuovo disturbo del sonno da inizio della pandemiaPhilips presenta il World Sleep Study 2021. Per 7 italiani su 10 almeno un nuovo disturbo del sonno da inizio della pandemia