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Il sonno delle donne è determinato spesso dalla società che le obbliga a essere sempre multitasking, anche di notte. Così la donna “dorme” con un sonno vigile, pensando sempre, con un orecchio attento ai rumori e ai risvegli dell’ambiente domestico, un po’ come i delfini che dormono e vegliano insieme con due diverse metà del loro cervello. Se poi si trova in determinate fasi della sua vita, come la gravidanza, l’insonnia è ancora più comune.
Più problemi in gravidanza
In gravidanza, per esempio, il sonno è esposto a rischi specifici come: l’aumento del peso, il russamento e le apnee della gestante con il possibile sviluppo di ipertensione gravidica, condizioni che espone a un parto pretermine. Un’altra patologia in gravidanza spesso responsabile dell’insonnia materna è quella delle “gambe senza riposo“, legata alla carenza di ferro e di altri fattori neurotrofici propri di questa fase e che tanto influisce non solo sulla continuità del sonno materno, ma anche sul benessere materno-fetale.
L’insonnia è tipica delle donne
L’insonnia è declinata al femminile ed è sorella dell’ansia e della depressione. Se una donna sana in gioventù, nella prima parte del suo ciclo riproduttivo, presenta meno rischi biologici di patologie organiche del sonno, quali le apnee notturne o i disturbi del movimento nel sonno, la situazione cambia in epoche particolari della vita quali la gravidanza.
Il parere degli esperti
Negli ultimi tempi alcuni importanti esperti italiani di malattie del sonno hanno concentrato i loro studi e ricerche proprio sulle differenti patologie del sonno femminile e la loro ripercussione su emotività e umore, capacità cognitive, benessere psicofisico, rischio cardio e cerebrovascolare e, ancora una volta, di comparse e mantenimento delle “gambe senza riposo” con il rischio ipertensivo e di comorbidità psichiatrica ad esso connessi. In un recente Convegno Nazione Italia Sonno 2019 svoltosi a Roma le diverse relazioni degli esperti sono state raccolte e revisionate in un lavoro unitario che sarà pubblicato a breve sulla rivista scientifica internazionale Maturitas.